Uno dei 4 candidati per la carica di segretario provinciale del Pd, Orazio Scalorino, lancia la proposta agli altri rivali di utilizzare lo strumento delle primarie, aperte a tutti, se al primo turno, nessuno, con i voti dei soli tesserati, riuscirà a superare la soglia del 50%.

La proposta

“Ho piacevolmente appreso che siamo quattro i candidati alla segreteria provinciale – aggiunge -. Quale migliore occasione per portare nelle piazze del territorio questa esperienza? Per questo motivo mi sento di proporre agli altri candidati di stringere un accordo che ci consentirà, dopo il primo turno interno con i voti dei tesserati, un secondo turno con le primarie aperte a tutti i cittadini. Una vera festa democratica che porterà all’esterno il PD”.

La mossa del gruppo Spada

Insomma, si ripropone una situazione analoga a quella del congresso regionale tra l’area Schlein, incarnata dal segretario regionale, Anthony Barbagallo, che intende far votare solo i tesserati, ed un nutrito gruppo di dissidenti, tra cui il deputato regionale, Tiziano Spada, che, invece, auspicano le elezioni nei gazebo, aperte a tutte.

Il guanto di sfida

Peraltro, Spada, componente dell’area di Stefano Bonaccini, è il sostenitore più importante della candidatura di Orazio Scolarino, contrapposta a quella di Piergiorgio Gerrarata, appoggiato dagli shleiniani, al cui vertice c’è il senatore Antonio Nicita, commissario del Pd di Siracusa. La proposta è stata lanciata ma con poche probabilità di essere accolta, di fatto, però, Scalorino ha tracciato un solco in questa sfida che ricalca quello su scala regionale.

Gli altri candidati

Gli altri candidati in campo sono Giuseppe Patti, con la lista GreenDem e Claudia Saccà, dell’area PopDem.  “Spero che il mio appello -aggiunge Orazio Scalorino, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Siracusa – possa essere accolto dagli altri candidati e che questa proposta possa essere condivisa dal comitato per il congresso, che deciderà nel merito. Sono fiducioso e credo che solo recuperando lo spirito delle primarie potremo lanciare un messaggio politico importante all’intero territorio provinciale. Il congresso del Partito Democratico può diventare una vera esperienza di partecipazione democratica soltanto se saremo in grado di portare fuori dalle stanze chiuse delle segreterie e dei caminetti le nostre idee e la nostra visione del territorio”