«Nessuno lavoratore rimanga indietro. È necessario dare la giusta attenzione e un adeguato supporto per una nuova possibilità lavorativa a tutti i lavoratori coinvolti nella vicenda Almaviva ex numero verde 1500». È questo quanto dichiarato dal segretario provinciale dell’Ugl Telecomunicazioni Angelo Arcarisi.

«Nei giorni scorsi infatti – continua Arcarisi – grazie ad una serie di incontri svolti presso la sede ministeriale tra le parti sociali, i sindacati e l’azienda, con la presenza delle istituzioni regionali si è riuscito a scongiurare il licenziamento collettivo per i 494 lavoratori, i quali a partire dal 31 dicembre 2024, avrebbero visto cessare i sostegni della cassa integrazione conservativa per cessata attività. Un decreto ha spostato questa evenienza al 31 luglio 2025, dando così un ulteriore margine di tempo per trovare soluzioni. Ringraziamo il Ministero per la capacità che ha avuto di mediare e trovare una formula che grazie al citato decreto sposta tale evenienza al 31 luglio 2025 e un grazie anche all’azienda che si è resa disponibile ancora una volta a rimandare la chiusura definitiva».


«Questo è stato reso possibile – attesta Arcarisi – grazie all’impegno della Regione Siciliana, che ha avviato un progetto destinato a ricollocare una parte dei lavoratori del bacino Almaviva nei siti di Palermo e Catania. Tuttavia è importante sottolineare come questo progetto non ricopre la totalità dei lavoratori coinvolti. Come organizzazione sindacale chiediamo un altro sforzo nei tempi che rimangono a disposizione, fino al 31 Luglio, affinché si possano ricollocare tutti i lavoratori interessati da questa vicenda. Un esempio potrebbe essere l’attivazione di progetti nel campo della digitalizzazione della pubblica amministrazione, simili a quelli già intrapresi nella Regione Calabria».

«La Federazione Ugl Telecomunicazioni– conclude Arcarisi rimarrà vigile e attenta per garantire che ogni singolo lavoratore coinvolto in questa vertenza possa trovare una soluzione dignitosa e stabile».

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