Si è spento oggi a Roma, all’età di 94 anni, Furio Colombo, figura di spicco del giornalismo e della politica italiana. La notizia è stata comunicata dalla famiglia, che ha annunciato che i funerali si terranno domani, mercoledì 15 gennaio, al Cimitero Acattolico di Roma alle ore 15.
Un’eredità giornalistica unica
Nella sua lunga carriera, Colombo ha ricoperto ruoli di rilievo come inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L’Unità e fondatore de Il Fatto Quotidiano. “Intensissima la sua attività di giornalista – ha ricordato la famiglia in una nota – che lo ha portato a raccontare con lucidità e passione i grandi cambiamenti della società italiana e internazionale”.
Parlamentare e intellettuale impegnato
Colombo ha rappresentato una figura di riferimento anche in ambito politico. È stato parlamentare per tre legislature, sotto le bandiere dei Democratici di Sinistra, dell’Ulivo e del Partito Democratico. Durante la sua attività politica, si è occupato di tematiche legate alla libertà di stampa, alla giustizia sociale e ai diritti civili.
Una vita dedicata alla cultura
Colombo non si è limitato al giornalismo e alla politica. Ha diretto per tre anni l’Istituto di Cultura Italiana di New York e insegnato alla Columbia University. Nel corso della sua carriera ha anche ricoperto incarichi aziendali per Olivetti e come rappresentante di Fiat negli Stati Uniti.
Il cordoglio delle istituzioni
Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha dichiarato: “Esprimo il più profondo cordoglio per la morte di Furio Colombo, una vita al servizio del giornalismo e dell’impegno politico e civile. Ci mancherà il suo sguardo lucido e appassionato”. Anche la Rai ha voluto ricordarlo con una nota ufficiale: “Con il suo lavoro d’inchiesta ha raccontato uno spaccato attento e scrupoloso dell’ultimo secolo, contribuendo al Servizio Pubblico Radiotelevisivo”.
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