In libreria e negli store online dal 15 gennaio “L’albero di carrubo. Essere ebrei di Sicilia (1848-2020)”, il nuovo libro di Alessandro Hoffmann, edito da Kalós, che completa il percorso avviato con Gli amici di Moïse e La pupa di Zabban, arricchendo il quadro di insieme degli eventi ebraici che si sono svolti dallo Statuto Albertino ai giorni nostri e delineando la mappa probabile degli ebrei di Sicilia: una rappresentazione vivente con nomi e cognomi.
L’autore pone al centro virtuale del racconto l’albero di carrubo che, nella tradizione ebraica e cristiana, ha un significato simbolico e, proprio per questo, sta accanto a ogni “Giusto”, ossia accanto a ogni non ebreo che ha salvato anche un solo ebreo. Alcune figure sono conosciute altre meno, da quella del monsignore Ernesto Ruffini a quella del diplomatico Mario di Stefano, a quelle di Giorgio La Pira e Vincenzo Attanasio.
Una novità del libro è la lettura dei fascicoli conservati dalla Segreteria di Stato della Santa Sede; in particolare sono circa venti le pratiche intestate a uomini e donne di Sicilia, convertiti e non, che disperati hanno scritto al Vaticano: tutti hanno chiesto qualcosa e per tutti è stato fatto almeno un tentativo, in molti casi però l’esito finale resta sconosciuto. Il volume si chiude con la narrazione di un certo numero di storie che in precedenza non erano affiorate o erano state dimenticate, ancora una volta prova di quell’attenzione all’umano che caratterizza tutta l’opera e ne costituisce il grande pregio.
“Il libro – spiega Alessandro Hoffmann – descrive il contesto generale degli eventi ebraici che si sono svolti in Sicilia dal Regno d’Italia ai giorni nostri e ne mette in luce le differenze rispetto al resto d’Italia. I nostri ebrei sono in maggioranza stranieri, vengono rinchiusi per lo più in campi di concentramento ubicati sugli Appennini, sono i primi d’Europa il 12 luglio 1943 – data del tutto dimenticata – ad avere restituiti con tanto di legge i diritti civili ed economici e sono i primi a Palermo e Catania a poter tornare a pregare in sinagoga. Il libro – continua lo scrittore – dà anche una rappresentazione vivente degli uomini e delle donne che, in particolare nel Novecento, vissero nelle nostre città: decine di nomi, cognomi, impatto con gli anni bui, rinascita e riscoperta di belle figure dimenticate: Marianne Chiriaco, Renato e Giuseppino Treves, Daniele Enriquez, la signora Lecerf, la famiglia Benjamin e tante altre”.
Il libro sarà presentato martedì 28 gennaio alle 18 presso Feltrinelli Libri e Musica (via Cavour, 133, Palermo). Lo scrittore dialogherà con la giornalista Tiziana Martorana e interverrà il musicista Pierpaolo Petta.
Chi è Alessandro Hoffmann
Alessandro Hoffmann, è nato e vive a Palermo. Studia da alcuni anni la storia degli ebrei di Sicilia nel Novecento. Ha diretto a lungo Radio Spazio Noi inBlu e ha collaborato con il “Giornale di Sicilia”. È stato professore di Economia e Politica agraria dell’Università di Palermo e vicedirettore della Programmazione della Regione Siciliana. Nel 2001 ha avuto consegnato dal Presidente della Repubblica uno dei Premi Pasquale Saraceno per studi sul Mezzogiorno banditi dalla SVIMEZ. Ha svolto numerosi incarichi in istituzioni pubbliche e private e organizzato eventi culturali. Ha scritto Storia di una famiglia di origine ebrea a Palermo (2015-2019) e, per questo editore, Gli amici di Moïse. Cento e più storie di ebrei di Sicilia (2021) e La pupa di Zabban. Ebrei di Sicilia nel Novecento (2023)
Luogo: Feltrinelli , Via Cavour, 133, PALERMO, PALERMO, SICILIA
Data Inizio: 28/01/2025
Data Fine: 28/01/2025
Ora: 18:00
Artista: Alessandro Hoffmann
Prezzo: 0.00
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