Un fragoroso silenzio. E’ quello dell’assessore alla salute Giovanna Volo che dall’inizio del caos sanità in Sicilia non ha proferito pubblica parola. Sono intervenuti tutti: maggioranza e opposizione; è intervenuto il Presidente della Regione con dichiarazioni, vertici e convocazioni. E’ intervenuto anche il dirigente generale della pianificazione strategica in Sanità, Salvatore Iacolino, anche solo per fare precisazioni sulla sua riservata inviata al Presidente che riservata non è rimasta.

Adesso a chiedere la testa dell’assessore silente è il Pd dopo che una richiesta analoga era arrivata dall’ex Iena Ismaele La Vardera.

Revocate l’incarico alla Volo

“Di fronte ad una crisi sistemica – dice il segretario del Pd Anthony Barbagallo  – non è sufficiente che il presidente della Regione pensi di affrontarla scaricando le proprie responsabilità. La richiesta di personale da altre strutture pubbliche e private per Villa Sofia suona come una resa, una campana a morto per la sanità pubblica. È l’ammissione di una incapacità politica e gestionale che – continua – viene pagata, come sempre, dal personale sanitario e dall’utenza. Mentre i vertici del sistema sanitario regionale sembrano più interessati alle carriere proprie e dei propri familiari anziché rinforzare gli organici di medici ed infermieri e rendere il servizio sanitario efficiente e adeguato alle richieste dei pazienti siciliani. E’ giunto il momento che Schifani – conclude – dia un segnale chiaro e univoco: si assuma la responsabilità di quello che sta succedendo e come primo inequivocabile atto, revochi l’incarico all’assessore alla Salute Giovanna Volo e al dirigente del dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino”.

Lo scontro diventa politico

Lo scontro adesso diventa, dunque, politico. Le opposizioni chiedono la testa non dei manager ma dell’assessore Giovanna Volo rimasta in silenzio per tutta la crisi, ma anche del dirigente generale Iacolino. Perché l’attacco al dirigente dalla ui relazione “riservata” al Presidente ha avut inizio la “furia” di Schifani?

L’assessore Giovanna Volo era data in uscita dalla giunta già da qualche mese nell’ambito di un presunto rimpasto che non c’è mai stato. Ma negli ultimi mesi sembra scomparsa del tutto dalla scena commissariata di fatto dall’alto e dal basso. Da una parte il presidente Schifani che si è intestato le convocazioni dei vertici ospedalieri tenendo personalmente anche la riunione sui fondi per l’edilizia ospedaliera. Dall’altra parte il dirigente generale della pianificazione strategica, Salvatore Iacolino la cui riservata dopo l’ispezione di Capodanno è stata inviata direttamente al Presidente. Inevitabile ricordare che il gossip politico assegnava proprio a Iacolino lo scettro quale possibile successore dell’assessore Volo. Cosa che lui ha sempre smentito in pubblico e in privato. Anche per questo la richiesta di rimuovere entrambi che viene dal Pd, visti come elemento di continuità l’uno dell’altra. Anche se proprio così non sembra che sia.

La testa della volo a rischio?

La prossima testa a cadere, dunque, potrebbe essere quella dell’assessore piuttosto che di un altro manager. La politica litiga ma intanto i servizi sanitari languono: pochi medici, pochi infermieri, strutture insufficienti e dietro l’angolo c’è anche la verifica dello stato di avanzamento della spesa del Pnrr nell’asse sanità. Il sistema ospedaliero in Sicilia è in piena crisi e non si intravede all’orizzonte una rapida soluzione ai disservizi nelle aree di emergenza, ma anche ai ritardi nella programmazione degli interventi. La richiesta di personale per Villa Sofia dagli altri ospedali è una pezza ma al sistema serve ben altro o le crisi saranno periodiche

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