“I percorsi di formazione professionale sono parte integrante del sistema educativo italiano e con il loro approccio pratico e orientato al lavoro rappresentano un’ancora di salvezza per tanti giovani che rischiano di essere risucchiati da contesti sociali difficili. A riguardo, le affermazioni del presidente di un osservatorio della dispersione scolastica di un quartiere popolare di Palermo, mirate a sminuire il ruolo di questi percorsi, sono molto gravi e ci chiediamo se questa visione sia compatibile con questo incarico”. Lo scrive in una nota Tony Marfia, rappresentante di Federterziario Scuola Sicilia, associazione di categoria che rappresenta numerosi enti della formazione, riguardo ad alcuni commenti apparsi sui social per mano di un dirigente scolastico palermitano che sminuiva e criticava l’utilità di questi corsi.
“Occorre fare chiarezza – spiega Marfia – i percorsi di Iefp, non sono un’alternativa inferiore, ma un’opportunità complementare al percorso scolastico tradizionale, pensata per rispondere alle inclinazioni, ai talenti e alle ambizioni di molti giovani. Questi percorsi si ispirano a un modello educativo che ha radici profonde nella nostra storia: quello ideato da Don Bosco. Il santo educatore comprese l’importanza di un’istruzione che unisse pratica e teoria, lavoro e cultura, con l’obiettivo di sottrarre i giovani dalla marginalità e offrire loro un futuro dignitoso. Noi, come Federterziario Scuola Sicilia, crediamo fermamente che questa visione sia più attuale che mai e la promuoviamo con impegno attraverso i nostri corsi. La scuola statale e questi percorsi non sono rivali, ma parte di un ecosistema educativo che deve essere inclusivo e diversificato. Purtroppo, in alcune scuole medie, si ostacola la possibilità per i centri di formazione professionale di presentare la loro offerta formativa. Questo non dovrebbe accadere. L’orientamento deve essere un momento di apertura e informazione, dove ogni studente e famiglia possono conoscere tutte le opzioni disponibili per prendere una decisione consapevole”.
Secondo Marfia il rischio è di perdere un importante scudo contro la dispersione scolastica “che non è solo un problema educativo, è anche un fenomeno che alimenta meccanismi pericolosi per la nostra società. Alle famiglie diciamo: informatevi. Il futuro dei vostri figli non deve essere determinato da pregiudizi o da informazioni incomplete. I percorsi di formazione offrono opportunità concrete di apprendimento pratico, con competenze spendibili nel mondo del lavoro e possibilità di crescita personale e professionale. La scuola statale offre un percorso solido e strutturato, mentre i percorsi IeFP aggiungono una dimensione pratica e orientata al lavoro. Entrambe le strade sono fondamentali per garantire un sistema educativo equo e completo. Alla politica chiediamo di promuovere e sostenere un sistema educativo che valorizzi tutte le sue componenti. La dispersione scolastica si combatte offrendo più opportunità, non limitandole”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
Commenta con Facebook