E’ il giorno della verità per l’azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello. Oggi pomeriggio è atteso a Palazzo d’Orleans il manager dell’azienda Roberto Colletti, convocato dal Presidente della Regione per discutere delle criticità dell’ospedale Villa Sofia dove, nelle ultime settimane, sono stati denunciati disservizi e perfino due morti sospette sulle quali indaga la magistratura.
Schifani e la convocazione di Colletti
Un colloquio che nell’immaginario collettivo potrebbe concludersi con provvedimenti da parte della Regione. La scorsa settimana Schifani aveva incontrato il direttore sanitario e quello amministrativo. All’indomani di quel breve incontro arrivarono le dimissioni del direttore sanitario Aroldo Gabriele Rizzo poi difeso dalla lettera di 70 direttori di Unità operative dell’azienda ospedaliera. Da quella lettera, il giorno seguente, prese le distanze un solo primario.
Provvidenzialmente, qualche ora dopo la difesa dei primari, una fuga di notizie rendeva pubblici stralci di una riservata al Presidente della Regione del dirigente generale della pianificazione strategica in sanità, Salvatore Iacolino, nella quale si parla della situazione di Villa Sofia indicando responsabilità non dei medici ma “concorrenti responsabilità gestionali” che portano all’insufficienza del personale assegnato al Trauma center e all’insufficienza anche degli spazi dedicati all’area di emergenza.
La fuga di notizie
Una fuga di notizie rispetto alla quale Iacolino poi precisa di aver riferito quel che aveva appreso e riscontrato solo in parte e di aver disposto ispezioni che seguiranno: al sottoscritto è stato riferito dai dirigenti dell’azienda-durante il sopralluogo effettuato a Capodanno nell’Area di emergenza dell’ospedale Villa Sofia-la presenza di “circa 50 pazienti nell’area riservata al pronto soccorso del medesimo ospedale e, tuttavia, ho rilevato che soltanto alcuni di essi erano collocati sulle barelle per la riferita mancanza di posti nei reparti di Medicina, Chirurgia e Ortopedia”.
Iacolino poi aggiunge: “Confermo di avere evidenziato talune gravi criticità in relazione alle quali ho dato immediate disposizioni con particolare riferimento alla ripresa delle attività operatorie di Ortopedia. Confermo, ancora, di avere dato impulso ad apposita attività ispettiva che verrà posta in essere nel corso della prossima settimana ed acquisito il relativo rapporto, l’amministrazione regionale adotterà i conseguenti provvedimenti. A proposito della richiamata relazione “riservata” che tale non è rimasta , effettuerò le necessarie verifiche per evitarne il ripetersi”.
Ma oggi, intanto, Schifani vede Colletti e cosa emergerà dall’incontro probabilmente lo capiremo solo nei prossimi giorni ma la linea dura promossa da Schifani non piace all’opposizione.
L’attacco di La Vardera “Rimuova la Volo invece dei manager”
Così arriva l’attacco dell’ex Iena Ismaele La Vardera: “Da governatore a oppositore: questo è l’epilogo di un governo fallimentare soprattutto in ambito sanitario. In questi giorni stiamo assistendo allo spettacolo vergognoso in cui il presidente della Regione, Renato Schifani, si mettere a fare blitz negli ospedali e uscite pubbliche illogiche. La dimostrazione che, lui stesso è messo sotto scacco da Roma e che vuole mettere in luce le criticità del suo assessore. In queste ultime settimane la nostra sanità ha dimostrato di fare acqua da tutte le parti: a partire dal capoluogo regionale e fino ad arrivare ai punti più periferici del nostro territorio, come le isole minori come ad esempio a Linosa manca persino la farmacia. Forse ha bisogno di una sponda Schifani, che ricordo che anche lui ha partecipato alla spartizione delle poltrone dei manager sanitari in una e vera e propria lottizzazione, che è arrivato il momento che sollevi dal suo incarico l’assessore Giovanna Volo, che in due anni si è dimostrata totalmente incapace di esprimere un incarico politico delicato come questo. Sia chiaro, la Volo è un ottimo tecnico ma ha delle chiare lacune quando si tratta di ruoli politici. Ma sappiamo già che Schifani non ha il coraggio di farlo, perché poi dovrebbe rendere conto ai suoi capi a Roma. Non mi resta che esprimere solidarietà a quei medici che stanno in corsia e che con pochi mezzi dati dalla politica provano a fare del loro meglio. La cosa che fa ridere è che Schifani in questi ultimi giorni sta tentando in tutti i modi di delegittimare i camici bianchi piuttosto che assumersi le proprie responsabilità. Presidente fatti coraggio e rimuovere l’assessore Volo che è del tutto inesistente e inconsistente”.
Catanzaro (Pd) “Schifani scollegato dalla realtà”
Il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, invece, se la prende con il tentativo mediatico di riportare l’attenzione su ciò che funziona in sanità “Il presidente della Regione ha diffuso un comunicato stampa per far sapere che una signora di 96 anni è stata operata in un ospedale di Palermo e dopo cinque giorni è stata dimessa. Il presidente Schifani forse non si rende conto che quella che dovrebbe essere la ‘normalità’, anche ai suoi stessi occhi diventa un fatto eccezionale” dice l’esponente del Pd all’Ars.
“Dopo gli ultimi gravissimi episodi di cronaca e dopo l’iniziativa del Partito Democratico che ha acceso i riflettori sulle gravi carenze del sistema sanitario regionale – aggiunge Catanzaro – appaiono sempre più nette le responsabilità organizzative di questo governo e le inefficienze strutturali che negano ogni giorno a tanti siciliani il diritto alla salute. Il gruppo parlamentare del Pd chiederà al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno di dedicare una seduta d’aula ad un dibattito sulla sanità siciliana, alla presenza del presidente Renato Schifani. Un dibattito necessario che chiediamo da tempo, ci auguriamo che il governatore non continui a sottrarsi”.
Commenta con Facebook