“Le giovani generazioni sono il presente e il futuro della nostra società: per questa ragione è dovere delle nostre istituzioni educarli e formarli sin da piccoli alla cultura della legalità e del rispetto poiché sono loro la preziosa comunità del domani”. Ad affermarlo è Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune, intervenuta recentemente a “Buongiorno InBlu”, trasmissione condotta da Chiara Placenti su InBlu2000 Radio della Conferenza episcopale italiana. “Come Centro Studi Iniziativa Comune, siamo dell’opinione che questo virtuoso percorso debba essere fortemente presente anche nelle scuole.
Educare alla legalità sin dalla prima infanzia infatti può rappresentare una leva fondamentale per favorire lo sviluppo di comunità più coese, inclusive e resilienti e seminare valori positivi che cresceranno con loro, trasformandosi in azioni concrete per una società più giusta e consapevole. La promozione della legalità e del dialogo, il rispetto della diversità e il valore delle regole possono e devono essere delle priorità condivise”, continua Carmela Tiso. Che poi ricorda le iniziative promosse dal Centro Studi in questa direzione: “Vorrei ricordare il nostro concorso “Addobba il tuo albero di Natale con le luci della legalità”, rivolto alle scuole di tutta Italia che ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ai valori fondamentali della società civile, trasformando il simbolo natalizio per eccellenza in un messaggio di speranza e impegno per un mondo migliore. Un progetto che ha avuto una grande partecipazione e che abbiamo intenzione di riproporre anche il prossimo anno”.
Altra iniziativa importante è poi l’istituzione di “Audit Labor”, “un gruppo di ascolto e dedicato alla diffusione dei principi di Legalità. Un’iniziativa – conclude Carmela Tiso – estesa sul territorio nazionale con la collaborazione degli operatori volontari presenti nelle sedi, dediti all’assistenza gratuita agli utenti e cittadini attraverso l’istituto di Patronato Labor. La creazione di Audit Labor deriva dalla crescente necessità di mettere al centro dell’attenzione i bisogni di persone e realtà produttive locali, spesso penalizzate da dinamiche economiche e sociali che mettono a rischio la salute dei cittadini e prioritariamente le persone anziane”.
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