Incontro lampo a Palazzo d’Orleans tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, Aroldo Gabriele Rizzo, in carica da cinque anni, e il direttore amministrativo, Luigi Guadagnino. I due erano stati convocati dal Governatore per discutere delle criticità emerse di recente nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero “Villa Sofia”. Schifani ha parlato con i due per una decina di minuti appena ma resta il riservo su cosa si siano detti
Nessuna indiscrezione
Nessuna indiscrezione è trapelata sull’esito del “faccia a faccia” ma è facile immaginare che al centro delle poche parole ci siano stati, oltre ai due decessi denunciati dai familiari nel reparto di ortopedia, gli esiti del sopralluogo nel reparto di Ortopedia compiuto nei giorni scorsi da Schifani dopo che erano stati segnalati diversi disservizi, prima ancora della denuncia dei familiari di un paziente morto dopo essere rimasto per 17 giorni in attesa di un intervento.
Cadranno teste
Ieri Schifani aveva annunciato provvedimenti “Se qualcuno non è all’altezza di risolvere i problemi se ne torni a casa. Poltrone di comodo, con Schifani, non ce ne sono più. La questione sanità ospedaliera mi preoccupa molto. Non staremo fermi. La politica è entrata troppo su quelle che sono le nomine e le disfunzioni organizzative della sanità pubblica. E’ stata distratta” aveva detto.
“Sento il dovere – aveva aggiunto il Presidente – di intervenire personalmente per cercare di capire il perché di certe morti in certi pronto soccorso, dove i malati stanno nei corridoi e non nelle stanze. Non è possibile. E’ uno scandalo. Questi scandali non non dobbiamo soltanto denunciarli, ma dobbiamo risolverli”.
Tensione a Villa Sofia
Intanto sale la tensione intorno alla sanità siciliana che non funziona e sale la tensione soprattutto intorno all’ospedale Villa Sofia di Palermo. I medici non ci stanno ad essere additati come responsabili. A parlare è il direttore del trauma center di Villa Sofia Antonio Iacono che è anche consigliere dell’Ordine dei medici: “Lavoriamo ormai in un contesto di profonda crisi operativa, in ortopedia come in tutti gli altri reparti”.
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