Il Tribunale del riesame di Palermo ha annullato, per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, le ordinanze di custodia cautelare per due dei 17 arrestati nell’operazione antimafia condotta dalla Dda, lo scorso 16 dicembre, a Marsala e a Mazara del Vallo. A tornare in libertà sono Pietro Centonze, di 56 anni, di Marsala, e Giuseppe Prenci, di 27, di Mazara del Vallo.

Il primo era in carcere, il secondo ai domiciliari. Nel 2005 Centonze è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per favoreggiamento mafioso aggravato: avrebbe favorito la latitanza dei fratelli Giacomo e Tommaso Amato, boss e killer di Cosa nostra marsalese attualmente all’ergastolo. Dieci anni prima era stato condannato a un anno e sette mesi per estorsione e ricettazione, in concorso con Francesco Lombardo, anch’egli coinvolto in indagini antimafia.

Una settimana fa il Riesame aveva rimesso in libertà anche Giancarlo Nicolò Angileri, 60 anni, imprenditore agricolo di Marsala, mentre successivamente è stata annullata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per il 63enne mazarese Lorenzo Buscaino.

L’operazione ha smantellato il controllo mafioso delle aree rurali del versante sud del Trapanese, tra Mazara del Vallo e Castelvetrano. Nell’indagine anche un episodio di turbativa d’asta a una vendita giudiziaria al Tribunale di Marsala.