“Bene ha fatto il gruppo parlamentare del Pd, in occasione dell’approvazione dell’ultima finanziaria regionale, ad insinuarsi nelle divisioni della maggioranza e a proporre emendamenti che danno voce a chi voce non avrebbe, finanziando i comuni con misure a sostegno dei più deboli e dei più poveri.
E’ innegabile, però, che è il sistema di costruzione del Maxiemendamento che non funziona, perché genera una parcellizzazione delle risorse che non sostiene lo sviluppo economico della Sicilia e, soprattutto, comporta una discrezionalità nel finanziare questo comune anziché un altro non accettabile” sostiene Massimo Ingiaimo coordinatore regionale di Promessa Democratica.
“Per questi motivi serve che i fondi vengano assegnati ai Comuni sulla base di bandi ad evidenza pubblica con criteri predefiniti a monte.
Alla politica spetta il compito di indicare le priorità su cui vuole investire e, quindi, definire l’ammontare delle somme da destinare alle infrastrutture e alla sanità, alla cultura e alle politiche sulla famiglia e non anche il compito di stabilire quale comune finanziare e per quale specifica misura.
Il PD siciliano può e deve essere l’anima e il motore dell’alternativa a questa destra inconcludente e dannosa, battendosi, come fa già, in parlamento e nella società fino a costringere la maggioranza a ragionare di futuro e di una visione della Sicilia dei prossimi anni, non immiserendo la politica a pura gestione del potere in ragione del consenso clientelare della maggioranza”.
Luogo: Palermo, PALERMO, PALERMO, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
Commenta con Facebook