“Una tegola od un salasso? Per i Consorzi di Bonifica siciliani la questione viene a complicarsi ulteriormente, considerato che il Governo regionale continua a fare lo struzzo”. Ad esprimere tale disappunto è il Segretario Nazionale del SIFUS CONFALI (Settore Consorzi di Bonifica), Ernesto Abate, il quale torna a rivolgersi ancora una volta “alla deputazione regionale – quella responsabile ed oculata – affinchè riesca a dialogare con il Presidente Schifani, spiegando che l’attuazione del turnover serve per rilanciare i Consorzi di Bonifica, ridurre i contenziosi e chiudere con il precariato agendo a breve e medio termine ma parallelamente alla riforma di settore che avrà sicuramente una velocità di adattamento diversa che darà risposte a lungo termine. Infatti in tema di turnover e reiterazione dei contratti di lavoro a tempo determinato, il Sifus – pur avendo sensibilizzato il governatore Schifani lo scorso 17 dicembre a Palazzo d’Orleans attraverso un confronto con il Capo di Gabinetto, Salvatore Sammartano, e con il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso – ci si sarebbe aspettato che il segnale d’apertura arrivasse nel corso dell’approvazione della legge di stabilità finanziaria 2025, approvata lo scorso 27 dicembre. Cosa che non è accaduto! Eppure nell’occasione dell’incontro è stato ribadito che il proseguimento del turnover stabilito dall’articolo 60 lr 9/2021 e confermato dall’articolo 7 lr 3/2024, produrrebbe grande respiro alle programmazioni delle fondamentali attività da porre in essere dai Consorzi di Bonifica siciliani.
A peggiorare la faccenda – aggiunge Ernesto Abate – è la carenza di organico di circa 500 unità di personale tra operai, impiegati e dirigenti, anche se il numero più cospicuo (circa 350 unità) si registra tra le figure professionali degli operai, facilmente individuabili tra quelli contrattualizzati da trent’anni a tempo determinato. Per non parlare che la mancata assunzione di circa 500 lavoratori a tempo determinato produrrà gravi conseguenze per l’agrosistema siciliano, già in crisi per gli invasi vuoti e le reti colabrodo che disperdono il 65% dell’acqua che vi transita per giungere alla bocchetta dei campi coltivati e allevamenti animali! Dunque prosegue Abate – cos’altro bisogna spiegare al Governo regionale che ha richiesto lo stato d’emergenza per la crisi idrica, irrigua, climatica che sta intensificando il processo di siccità e desertificazione? Il Sifus – conclude il Segretario Nazionale del SIFUS CONFALI (Settore Consorzi di Bonifica) – ha già informato lavoratori ed istituzioni che a partire dal mese prossimo avvierà in tutta Italia una serie di contenziosi per far riconoscere questi risarcimenti ai lavoratori, quando la contropartita è facilmente individuabile, mediante il proseguimento del turnover”.
Ernesto Abate, Segretario Nazionale SIFUS CONFALI (Consorzi di Bonifica)
Palermo, 02.01.2025
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