C’è qualcosa di antico e insieme di profondamente attuale nel modo in cui la musica barocca riesce a narrare, senza bisogno di parole, i drammi e le speranze dell’essere umano. Quest’anno, l’associazione MusicaMente di Palermo si fa custode di questo linguaggio universale, offrendo alla città di Palermo due spettacoli (ad ingresso libero) che non sono semplici eventi, ma rituali collettivi di bellezza, organizzati nell’ambito del bando di Natale del Comune di Palermo. Il primo appuntamento di “Un Natale da fiaba” è in programma il 4 gennaio, alle 21, all’Oratorio di San Filippo Neri, e si presenta come un viaggio tra le arie più celebri di Vivaldi e Handel. Un programma che sembra quasi disegnato per guidare gli spettatori attraverso le diverse sfumature dell’animo umano: dalla vivacità rustica della Sinfonia RV 151 di Vivaldi, ai fremiti malinconici del celebre Lascia ch’io pianga di Handel. Protagonista della serata sarà il soprano Jennifer Schittino, la cui voce, sostenuta dall’Arianna Art Ensemble, darà corpo alle passioni e ai tormenti evocati dalla musica. L’ensemble vede la partecipazione di musicisti di spicco: Federico Brigantino (violino), Raffaele Nicoletti (violino II), Sara Bagnati (viola), Giorgio Chinnici (viola), Andrea Rigano (violoncello), Paolo Rigano (arciliuto), Marco Lo Cicero (contrabbasso), Cinzia Guarino (clavicembalo) e Alessandro Nasello (flauto, fagotto). Il secondo appuntamento, il 5 gennaio, alle 18.15, presso la parrocchia San Marco Evangelista, abbandona l’astrazione della musica per immergersi in uno dei racconti più iconici della letteratura: Il Canto di Natale di Charles Dickens. Qui, teatro e musica si intrecciano per restituirci una narrazione che è al tempo stesso racconto morale e rito di speranza. L’attrice Silvia Di Giovanna e la violinista Sara Bagnati guideranno il pubblico nel percorso di redenzione di Ebenezer Scrooge, figura che incarna, con inquietante attualità, l’uomo accecato dall’avidità e dal cinismo. Attraverso il potere evocativo delle parole e delle note, lo spettacolo si trasforma in una meditazione sul riscatto personale e collettivo che il Natale promette, se solo si è disposti ad ascoltare. La narrazione sarà arricchita da carole natalizie e brani di Handel, Mozart e Saint-Saëns, che faranno da contrappunto emotivo alla vicenda di Scrooge, trasformando il concerto in un’esperienza profondamente immersiva.
“In un’epoca in cui la fretta sembra aver divorato la nostra capacità di ascoltare – spiega Cinzia Guarino, presidente dell’associazione MusicaMente – Un Natale da fiaba si configura come un’occasione preziosa per fermarsi, respirare e lasciarsi attraversare dalla musica e dalla parola. Perché, come sapeva bene Dickens, e come sapevano Vivaldi e Haendel, la redenzione passa anche, e forse soprattutto, attraverso la bellezza”.
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