Sarà effettuata l’autopsia sul corpo senza vita dell’uomo trovato  nella serata di ieri, intorno alle 22,30, nelle acque del porto piccolo di Siracusa. Lo ha deciso la Procura di Siracusa che ha aperto un’inchiesta sul decesso della vittima, un 61enne residente a Favara, nell’Agrigentino, i cui documenti sono stati rinvenuti dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa.

L’ipotesi del suicidio

L’ipotesi prevalente è che l’uomo si sia tolto la vita, d’altra parte, nel corso dei controlli i poliziotti hanno rinvenuto un manoscritto, dal contenuto molto confuso, secondo fonti della Questura di Siracusa, in cui si farebbe riferimento all’acqua, per cui è probabile che il 61enne avesse pianificato nei giorni scorsi di suicidarsi in quel modo.

Arrivato a Siracusa qualche giorno fa

Gli inquirenti stanno andando a ritroso nel tempo, a quanto pare il favarese sarebbe arrivato qualche giorno fa a Siracusa, forse in treno, tenuto conto che, stando ai primi accertamenti da parte della polizia, avrebbe trascorso una notte in un albergo, a due passi dalla stazione ferroviaria di Siracusa. Nella giornata di ieri, avrebbe deciso che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di vita ed in tarda serata si sarebbe recato a piedi in Ortigia, il centro storico di Siracusa, per raggiungere il porto piccolo, le cui acque passano sotto il ponte Umbertino, uno dei collegamenti tra l’antica isola ed il resto della città, che, il sabato sera, pullula di passanti.

Il medico legale

Il 63enne, second0 quanto emerge dalle indagini, si sarebbe tolto tutti i vestiti ed a quel punto si sarebbe tuffato nelle acque gelide, trovando la morte nello spazio di qualche minuto. Potrebbe essere deceduto per annegamento o magari per ipotermia: questo lo stabilirà il medico legale ma l’autopsia, disposta dal pm di Siracusa, toglierà gli ultimi dubbi su quanto accaduto al 63enne. Nella serata di ieri, dopo che il corpo è stato portato in superficie dai vigili del fuoco, la polizia non ha rinvenuto lesioni importanti.