Una ventenne italiana, identificata come Martina Voce, studentessa fiorentina, è stata gravemente ferita in un tentato femminicidio all’interno di un fast food nella capitale norvegese. L’episodio è avvenuto venerdì scorso. Martina lavorava nel locale come parte di un’esperienza di studio e lavoro all’estero.

L’aggressore e il contesto

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore è un 24enne norvegese di origini indiane, presumibilmente ex fidanzato della vittima. L’uomo avrebbe raggiunto Martina nel suo luogo di lavoro e l’avrebbe colpita alla gola con un coltello, mirando alla carotide. Testate locali come “Aftenposten” riportano che l’aggressore è stato successivamente bloccato da tre colleghi della giovane, che lo hanno ferito nel tentativo di difenderla.

La situazione della vittima

Martina Voce, figlia dell’avvocato Carlo Voce, è stata ricoverata d’urgenza in terapia intensiva. Fonti ospedaliere confermano che, sebbene ferita gravemente, “non dovrebbe essere in pericolo di vita”. La giovane si trova sotto stretta osservazione medica per valutare eventuali complicazioni post-operatorie.

Indagini in corso

Le autorità norvegesi stanno conducendo un’indagine approfondita per ricostruire le dinamiche dell’evento. L’ex fidanzato, ora in stato di fermo, verrà sottoposto a interrogatori appena le sue condizioni fisiche lo consentiranno. Gli inquirenti stanno analizzando anche eventuali precedenti episodi di violenza o stalking che potrebbero aver preceduto l’aggressione.

Un fenomeno globale

L’episodio rientra in un quadro più ampio di violenze contro le donne, un problema che trascende i confini nazionali. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una donna su tre nel mondo subisce violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita.