E’ un vero e proprio pasticcio la vicenda del parcheggio di via Damone, i cui lavori, costati 3 milioni di euro, si sono sostanzialmente conclusi nell’agosto scorso dopo una elaborata gestazione salvo poi scoprire che questo spazio, come previsto dal Piano regolatore generale, è destinato ad area a verde, parco, gioco e sport.

Il Rup

Il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Paolo Rizzo, rispondendo ad una interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia, Ferdinando Messina, di cui è cofirmatario il consigliere Scimonelli, ha ammesso che, sebbene “i lavori eseguiti risultano conformi ai progetti (definitivo ed esecutivo) approvati compresi quelli di realizzazione di un’area a servizi, da destinare a verde pubblico”, in merito “alla destinazione a parcheggio nella medesima area non è prevista negli allegati progettuali, ne mai realizzata”.

Perché nessuno ne è accorto?

Insomma, si deve chiudere, come sostenuto dallo stesso professionista anche se non si comprende perché non se ne sia accorto prima, così come gli altri tecnici del Comune di Siracusa che hanno seguito tutto l’iter, dall’istruzione della pratica fino ai lavori.

Il rischio di un procedimento per abuso edilizio

Una questione non di poco conto che rischia di finire in un procedimento penale, d’altra parte se si eseguono degli interventi su un’area, che ha una precisa destinazione d’uso, ma si costruiscono opere diverse da quanto indicato nel Piano regolatore si profila l’abuso edilizio, con ricadute di carattere penale.

La variabile alberi

C’è, però, dentro la macchina amministrativa di Palazzo Vermexio chi predica prudenza, considerato che, proprio in quello spazio non è che ci siano solo delle auto “ma degli alberi che prima o poi avranno una folta chioma”. Insomma, quegli arbusti piantati in via Damone dovrebbero giustificare la destinazione di area a verde ma se nel Prg è indicato anche lo spazio per giochi e sport, bisognerebbe capire cosa c’entrino le macchine, forse perché legate all’automobilismo?

L’area di via Tisia nel caos

I commercianti del Centro commerciale naturale via Tisia e via Pitia all’idea della chiusura sono andati su tutte le furie perché senza quel parcheggio, con circa 110 posti auto, molti clienti saranno destinati a rivolgersi altrove, considerato poi che il piano di riqualificazione della zona ha tolto numerosi stalli. Rappresenta o forse sarebbe meglio dire rappresentava una importante valvola di sfogo per il traffico in tutta la zona.

L’amministrazione disorientata

Cosa fare? L’amministrazione del sindaco Italia appare molto disorientata ma, allo stato, non ci sarebbero via di uscite immediate, almeno per via Damone. Una soluzione, ma futuribile, potrebbe essere l’approvazione della variante al Piano regolatore che, però, come è di tutta evidenza, non si concretizza in due giorni.

Per la variante servirà del tempo

Prima deve essere istruita dagli uffici del Comune, a quel punto sarà necessario il voto del Consiglio comunale, successivamente dovrà essere pubblicata per eventuali osservazioni e se andasse tutto bene la pratica andrebbe dritta alla Regione, all’assessorato degli Enti locali, per la sua valutazione fino al via libera da parte dell’assessore. Tempi previsti? Indefiniti.

Pd, “amministrazione dilettante

Sulla vicenda è intervenuto il gruppo consiliare del Pd di Siracusa.  “Un progetto di riqualificazione, questo, che con tutti i fondi che lo Stato aveva messo a disposizione della nostra città, oltre 16 milioni di euro, era molto difficile
sbagliare. Invece l’amministrazione – dicono dal Pd – non è stata all’altezza, dimostrando tutto il suo dilettantismo e accumulando errori sopra errori nella stessa porzione di città, dopo gli allagamenti causati dalla mancanza di percorsi per il deflusso delle acque piovane su via Tisia e via Pitia”.

“Chiediamo pertanto al sindaco Italia e all’assessore al ramo di chiarire immediatamente in aula consiliare, di proporre soluzioni ai loro stessi errori, alle criticità legate alla destinazione d’uso dell’area, garantendo ai cittadini la fruibilità del parcheggio” conclude gli esponenti del Pd.