Matteo Salvini ultima udienza Open Arms

Matteo Salvini entra in aula per l’ultima udienza del processo Open Arms

Assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di sequestro di persona e e omissione d’atti d’ufficio. Si conclude così il processo Open Arms con un verdetto che coglie di sorpresa le Ong.

Una decisione che non è stata facile da prendere.  giudici hanno impiegato l’intera giornata rimanendo chiusi in camera di Consiglio. La sentenza era annunciata per le 18 ma è arrivata circa un’ora e mezza dopo.

Salvini “Ha vinto l’Italia”

“Sono felice, dopo tre anni ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia. Ha vinto il concetto che difendere i confini e la Patria e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto” ha detto a caldo Matteo Salvini “Vado avanti ancora più determinato dopo una sentenza che non assolve solo Matteo Salvini ma assolve una idea di Paese. chi usa gli immigrati per fare battaglie politiche oggi ha perso. da domani torno a lavorare in ufficio con passione, grinta ed energia. Abbiamo rischiato sì ma chi non rischia non ottiene. Oggi il Tribunale di Palermo come prima il Tribunale di catania ha sancito una bellissima giornata. Buona Natale a tutti”

Immediata reazione della sinistra

Immediata la reazione dell’eurodeputato ed ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando per il quale
“I magistrati hanno svolto il loro ruolo e ritengo sia importante aspettare le motivazioni. L’assoluzione, però, non può prestare il fianco a facili strumentalizzazioni. Questa vicenda non deve e non può rimanere chiusa nelle aule di un tribunale. Richiama a una precisa responsabilità etica e politica: le vite dei migranti si salvano, le Ong non si criminalizzano”, ha detto l’europarlamentare di Avs.

“Salvini – ha aggiunto Orlando – ha utilizzato questo processo contribuendo a minare la credibilità delle istituzioni e l’assoluzione, di certo, non cancella comportamenti inaccettabili in spregio della vita umana”.

Sottosegretario Ferrante “processo aberrante”

“Un processo aberrante, costruito con il solo obiettivo di condannare un ministro per aver fatto il proprio dovere, che non sarebbe mai dovuto iniziare e che si è concluso con l’unica sentenza possibile: l’assoluzione di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms conferma la piena correttezza del suo operato e la totale infondatezza delle accuse mosse a suo carico. Esprimo grande soddisfazione per questa sentenza e rinnovo la mia solidarietà al ministro Salvini, che ha operato e continua ad operare nell’interesse del Paese. Quanto accaduto dimostra l’assoluta urgenza della riforma della giustizia che siamo portando avanti per arginare la degenerazione correntizia e la politicizzazione di una parte della magistratura. Il potere giudiziario non può sostituirsi a quello legislativo e a quello esecutivo: con buona pace di certa ideologia sinistra, continueremo a lavorare per realizzare una ad una le proposte democraticamente votate dai cittadini” scrive in una nota il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante.

Minardo, “Ristabilita la verità”

“Il Tribunale di Palermo con la sentenza di piena assoluzione per Matteo Salvini ha ristabilito la verità e messo fine ad una vicenda surreale dove un ministro era sotto accusa per aver contrastato l’immigrazione illegale. Sono felice per Matteo ma anche per l’intero Paese che si lascia alle spalle un processo che non sarebbe mai dovuto iniziare” lo dice il deputato Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

Deputati Lega “C’è un giudice a Palermo come a Berlino”

“A Palermo come a Berlino c’è un giudice. Salvini non poteva che essere assolto perché il fatto non sussiste. Confidavamo molto nella decisione della corte di Palermo, perché proprio a Palermo questo falso reato è stato l’espediente per una feroce battaglia politica che aveva solo un obiettivo, quello di abbattere un leader politico che ha fatto ciò che aveva promesso: difendere i confini italiani. E Salvini lo ha fatto in un governo che assieme a lui aveva questa responsabilità politica. Chi voleva processare Salvini, voleva in realtà processare l’Italia e una delle sue istituzioni più importanti. È stato un assalto alla Costituzione, al potere costituito, che meritava questa risposta da parte di un collegio responsabile che ha esaminato i fatti e ha deciso in maniera chiara. Complimenti a Matteo Salvini, si va avanti con più forza per fare grande l’Italia e la nostra terra di Sicilia” afferma il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, in una nota sottoscritta da tutti i deputati regionale Luca Sammartino, Mimmo Turano, Vincenzo Figuccia e Pippo Laccoto.

Le tappe del processo

3 anni di processo per un totale di 24 udienze che hanno visto l’audizione di 45 testimoni.

L’ex ministro dell’Interno e attuale ministro dei trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, dopo aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, soccorse dalla ONG Open Arms nel corso di 3 salvataggi nell’agosto 2019.

6 anni di reclusione oltre alle pene accessorie era stata, durante l’udienza del 14 settembre 2024, la richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Palermo per l’attuale Vicepremier che all’epoca dei fatti era a capo del Viminale, imputato del processo in riferimento alla missione 65 della ONG Open Arms svoltasi ad agosto del 2019. Quasi 30 le parti civili. Tutte Ong o associazioni politicamente schierate. Stasera l’assoluzione