Approvata la graduatoria definitiva delle aziende agricole e dei Comuni che potranno accedere a fondi regionali per realizzare interventi di contrasto alla siccità. Le risorse ammontano a 17,5 milioni di euro e serviranno per finanziare 2.952 progetti presentati dalle aziende agricole e 14 da Amministrazioni comunali.
Interventi finanziati
Tra gli interventi finanziati captazione, raccolta e stoccaggio delle acque ad uso agricolo e zootecnico; la costruzione di nuove vasche e serbatoi per la raccolta di acqua; la realizzazione di nuovi pozzi o il miglioramento di quelli esistenti; l’installazione di nuovi impianti di mini-desalinizzazione.
Ulteriori stanziamenti previsti
Il governo regionale, inoltre, ha proposto, nell’ambito della nuova legge di Stabilità, attualmente in discussione all’Assemblea regionale siciliana, un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro, che serviranno per riconoscere un livello di finanziamento più congruo alle domande già ritenute ammissibili e per potere ampliare la platea di soggetti beneficiari, in considerazione dello stato di crisi che interessa l’intero comparto agricolo e zootecnico di tutto il territorio dell’Isola.
Consultazione del decreto e dei progetti finanziati
Il decreto e l’elenco dei progetti finanziati è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana.
Da Roma arrivano nuovi fondi per 28 milioni contro la siccità “Prosegue il nostro impegno”
“Voglio ringraziare il Consiglio dei ministri per l’ulteriore attenzione dimostrata, ancora una volta, per la Sicilia. Il nuovo stanziamento di 28 milioni di euro, deliberato oggi da Palazzo Chigi, ci consente di poter proseguire nell’attuazione del vasto Piano di interventi messo in campo dal mio governo per mitigare l’emergenza idrica nell’Isola. Fondi che si aggiungono ai quasi 82 milioni di euro di risorse regionali già messe a disposizione per opere da realizzare nel breve e medio termine”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
I fondi per l’agricoltura
Venti milioni di euro in più in favore degli agricoltori che hanno realizzato o realizzeranno nuovi laghetti, vasche di raccolta dell’acqua, mini impianti di desalinizzazione, pozzi e recupero delle acque reflue.
Aumento dei fondi regionali
La Commissione Bilancio ha votato favorevolmente all’unanimità la proposta del governo di rimpinguare il finanziamento di 15 milioni di euro, approvato nell’ambito della legge regionale dello scorso luglio, aumentato successivamente a 17 milioni e 500 mila euro, che prevedeva misure straordinarie per contrastare la siccità che ciclicamente e sempre più di frequente colpisce l’agricoltura e la zootecnia dell’Isola.
“Adesso spetta al Parlamento approvare, spero all’unanimità, l’articolo approvato dalla Commissione. Così facendo avremo 37 milioni e mezzo di somme disponibili a fronte di tremila domande di contributo già pervenute da parte degli agricoltori. Questo consentirebbe di soddisfare tutte le domande per un massimo del 60% dell’importo richiesto – dichiara l’on. Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars -. Il mio auspicio è dunque che il Parlamento regionale voti favorevolmente e, soprattutto, che possa, qualora ve ne sia la possibilità, rimpinguare ulteriormente il capitolo, consentendo così di aumentare la percentuale di contributo per ogni singolo agricoltore. Ringrazio il presidente Renato Schifani per l’attenzione verso un comparto in ginocchio da mesi e all’assessore all’Agricoltura e al dirigente del dipartimento per l’impegno profuso in questi difficili mesi”.
Agrigento in testa alla lista nera dei luoghi sconsigliati per le vacanze 2025
Agrigento si appresta a vivere un anno cruciale, essendo stata designata Capitale Italiana della Cultura per il 2025. Un prestigioso riconoscimento, che dovrebbe portare un’ondata di turismo e di visibilità internazionale. Un’ombra pesante però incombe sulla città: la grave crisi idrica che sta affliggendo la regione. La situazione è talmente preoccupante che la celebre guida turistica americana Fodor’s ha inserito Agrigento nella sua “lista nera” delle destinazioni da evitare nel 2025, mettendo in guardia i viaggiatori sui potenziali disagi legati proprio alla scarsità d’acqua. La notizia è stata ripresa anche dal quotidiano svizzero “20 Minuten”.
Il sindaco pronto a rinunciare al titolo di Capitale della Cultura
L’allarme lanciato da Fodor’s non è di certo campato in aria. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Agrigento ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione, dichiarandosi addirittura pronto a restituire il titolo di Capitale della Cultura se la crisi idrica non dovesse essere risolta. Una dichiarazione che evidenzia la gravità del problema e l’impatto potenzialmente devastante sulla capacità della città di accogliere l’afflusso turistico previsto. La scarsità d’acqua, infatti, non solo comprometterebbe i servizi essenziali per i visitatori, ma aggraverebbe ulteriormente la situazione per i residenti.
Siccità e infrastrutture obsolete: un binomio pericoloso
Secondo la prestigiosa rivista, la siccità senza precedenti che sta colpendo la Sicilia ha messo a nudo le fragilità del sistema infrastrutturale regionale. La gestione delle risorse idriche risulta inefficiente, ostacolando lo sviluppo sostenibile e penalizzando sia i cittadini che il settore turistico. La mancanza di investimenti in infrastrutture moderne e la carenza di collegamenti efficienti rischiano di compromettere l’immagine dell’isola e di scoraggiare i visitatori. È evidente la necessità di un piano strutturale che coniughi la modernizzazione delle infrastrutture con la tutela dell’ambiente.
Gli interventi d’emergenza
Nel tentativo di mitigare la crisi, la Regione Sicilia ha avviato un’operazione di trasferimento dell’acqua dalla diga Gammauta, nel Palermitano, al lago Castello, in provincia di Agrigento. Questo intervento, disposto dal Commissario per l’emergenza idrica, mira a garantire l’approvvigionamento idrico per uso irriguo e potabile nel territorio agrigentino. Intanto però Agrigento agli occhi del mondo rientra la le mete dove non andare a causa della mancanza d’acqua.
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