Palermo 17 dicembre 2024 – Si è svolto oggi il sit-in degli operatori della  Cosmopol Vigilanza srl, che ha  coinvolto tutti i lavoratori impiegati nell’appalto dei servizi di sicurezza presso l’hub Amazon di Brancacccio, a Palermo.

 La manifestazione è stata indetta dalla Filcams Cgil Palermo. A incrociare le braccia, lavoratori che, oltre a svolgere servizi di portierato, sicurezza delle aree, controllo dei badge per l’accesso dei dipendenti, gestiscono anche il monitoraggio dei pacchi in arrivo al deposito Amazon.

La Filcams ha chiesto ad Amazon di assumersi la responsabilità di garantire che l’appalto venga   gestito nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle leggi. Ma l’intervento chiesto non è arrivato.

Alla base dello sciopero la richiesta della regolare corresponsione della 14esima mensilità, erroneamente assorbita nel superminimo contrattuale, dell’indennità per la funzione di shift leader (che è stata più che dimezzata).

La Filcams denuncia anche una serie di irregolarità contrattuali e normative, tra cui la mancata iscrizione e i mancati versamenti al fondo Fasiv, che precludono ai lavoratori l’accesso all’assistenza sanitaria integrativa.

“Lo sciopero è caduto in una delle giornate di picco per le consegne delle spedizioni natalizie, rendendo ancora più evidente la necessità che Amazon intervenga per richiamare l’azienda Cosmopol  al rispetto del contratto e delle normative vigenti – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e  il segretario provinciale responsabile del settore vigilanza Manlio Mandalari  – Ma Amazon non ci ha voluto ricevere, ritenendo di essere parte terza,  malgrado esista una responsabilità delle stazioni appaltanti sul rispetto delle legge e dei contratti e ci sia  di mezzo la sicurezza oltre ai problemi contributivi”.

“Ma la cosa più grave – aggiungono Aiello e Mandalari – è che i lavoratori oggi in sciopero, che stanno pagando una giornata di lavoro, sono stati sostituti dalla Cosmopol per garantire il servizio. Dal nostro punto di vista, si profila una condotta antisindacale, per cui ci riserviamo di procedere con il nostro ufficio legale”.
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