Nove Funzionari di vari profili, già in servizio a tempo determinato, hanno sottoscritto stamani, presso l’Area Risorse Umane, un contratto a tempo indeterminato, nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di Coesione dell’Unione europea e nazionale per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’art.50 comma 17 bis del D.L. n.13/2023, convertito con modificazioni dalla L. 21 aprile 2023, n.41 ha previsto, infatti, la possibilità di procedere alla stabilizzazione del personale che abbia prestato servizio per almeno ventiquattro mesi nella qualifica ricoperta, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta.
Le parole del sindaco Lagalla e dell’assessore Falzone
“Con la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato di questi 9 funzionari si avvia il processo di stabilizzazione che proseguirà per altre figure nel 2025, come previsto nel piano triennale delle assunzioni 2024-2026. In questo modo, l’amministrazione intende potenziare le funzioni tecniche che si occuperanno in particolare di seguire gli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e dal Pnrr”, affermano il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore al Personale Dario Falzone.
Stop al precariato, firmati i contratti per 81 lavoratori delle Camere di Commercio
Stop al precariato nelle Camere di Commercio siciliane. La parola fine ai rinnovi e alle attese giunge per 80 lavoratori delle Camere di Commercio della Sicilia. Nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, si è tenuta la cerimonia di firma dei contratti di lavoro a tempo indeterminato davanti al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore Edy Tamajo. Presenti anche i rappresentanti delle Camere di commercio e i sindacati di categoria.
Per molti dei lavoratori oggi stabilizzati il contratto a tempo indeterminato arriva poco prima dell’età pensionabile, per altri mette serenità per i prossimi anni. Per tutti arriva una svolta attesa per troppi anni.
Il Presidente Schifani
“Dopo oltre venti anni, grazie a una norma voluta dal mio governo – dice Schifani – si chiude la pagina del precariato per questi dipendenti. Diamo certezza occupazionale a una categoria di lavoratori che nel tempo, non soltanto ha acquisito elevate competenze professionali, ma ha garantito la piena operatività di enti che svolgono un ruolo strategico per le imprese siciliane. Continueremo nel nostro impegno per mettere fine a tutte le situazioni di precariato che interessano la pubblica amministrazione regionale al fine di assicurare a questi lavoratori un futuro più sereno”.
La norma che permette la stabilizzazione
La stabilizzazione di questi lavoratori è stata resa possibile grazie alla norma contenuta della manovra quater del governo Schifani, approvata lo scorso novembre all’Ars, che stanzia più di 1,3 milioni di euro per gli esercizi finanziari dal 2024 al 2027, oltre alle risorse necessarie fino al 2039 per i dipendenti via via interessati dalla misura.
L’assessore Tamajo
“Con questa firma – aggiunge Tamajo – poniamo fine a un lungo periodo di incertezza per i lavoratori delle Camere di commercio siciliane. Si tratta di un risultato che tutela i lavoratori e rafforza l’intero sistema camerale regionale, un settore cruciale per lo sviluppo economico della Sicilia. Questo è un impegno che avevamo preso e che oggi portiamo a compimento, dimostrando come, con serietà e concretezza, si possano dare risposte reali ai bisogni dei lavoratori e del territorio. La stabilizzazione è solo un punto di partenza: continueremo a lavorare per modernizzare e rendere più efficiente il sistema produttivo regionale”.
I contratti e i lavoratori interessati
I contratti a tempo indeterminato interessano 41 lavoratori della provincia di Caltanissetta, 9 della provincia di Trapani, 23 di Agrigento e 7 del territorio di Palermo ed Enna. I primi contratti di lavoro precario stipulati risalgono al 2002, gli ultimi al 2007.
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