“L’accesso al credito è il motore dello sviluppo economico e il nostro impegno è fare in modo che le imprese siciliane, in particolare quelle artigiane, possano contare su strumenti adeguati per crescere e competere”. Così l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, nel suo intervento all’assemblea annuale della Cna Sicilia, tenutasi al Cruise Terminal del porto di Palermo, nel corso della quale ha ribadito l’attenzione del governo regionale verso il settore dell’artigianato.

Le parole di Tamajo

Tamajo ha sottolineato i risultati raggiunti negli ultimi anni grazie a un dialogo costante con il sistema associativo e al potenziamento degli strumenti finanziari della Regione, come quelli gestiti da Irfis e Crias, che hanno contribuito a facilitare l’accesso al credito per le micro e piccole imprese: “Abbiamo lavorato – ha aggiunto – per modernizzare e semplificare i meccanismi di supporto finanziario, facendo in modo che le risorse arrivassero direttamente agli artigiani, senza lungaggini burocratiche”.

Il ruolo della Regione

L’assessore ha evidenziato il ruolo chiave della Regione nella recente mini-proroga approvata dal governo nazionale che garantisce la continuità di importanti misure di sostegno per il comparto artigianale: «Grazie a un’interlocuzione costante con il governo centrale – ha spiegato Tamajo –, siamo riusciti a prorogare strumenti vitali per il settore, assicurando respiro e stabilità a migliaia di imprese siciliane che altrimenti rischiavano di trovarsi senza supporto».

Nel suo intervento, l’assessore ha anche annunciato nuove iniziative regionali per il 2025, tra cui il rafforzamento delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti e programmi specifici per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese artigiane.

«Gli artigiani rappresentano il cuore pulsante della nostra economia: la Regione – ha concluso Tamajo – continuerà a lavorare per creare un ambiente favorevole alla loro crescita e competitività puntando su innovazione, formazione e credito agevolato. Il nostro obiettivo è garantire che nessuna impresa resti indietro. Continueremo a fare squadra con le associazioni di categoria e il governo nazionale per sostenere concretamente il sistema produttivo siciliano».

Cna: “Potenziare i Confidi”

“Riteniamo indispensabile potenziare il ruolo dei Confidi come strumento strategico per migliorare l’accesso al credito delle pmi. È necessario promuovere una collaborazione più stretta tra Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, rendendo i Confidi un vero e proprio ponte tra il mondo bancario e le imprese”. Lo dichiarano il presidente e il segretario della Cna Sicilia, Sebastiano Battiato e Piero Giglione durante l’Assemblea regionale di Cna Sicilia, sul tema “Credito alle imprese per lo sviluppo della Sicilia”, che si è appena conclusa presso il Cruise Terminal (Molo Vittorio Veneto) di Palermo.

“Negli ultimi dieci anni – aggiungono – le piccole e medie imprese hanno subito una significativa contrazione del credito bancario. Quelle con meno di 20 dipendenti hanno visto una riduzione del credito del 42%, un dato allarmante che minaccia la sopravvivenza e lo sviluppo di molte realtà produttive”.

La desertificazione bancaria

“La desertificazione bancaria – spiegano Battiato e Giglione – è una delle cause principali di questa situazione. A livello nazionale, il numero delle banche è diminuito del 35%, con una drastica riduzione degli sportelli e del personale presente sul territorio, compromettendo l’accesso a servizi consulenziali fondamentali per le imprese. In Sicilia, il quadro è altrettanto preoccupante. Alla fine del 2023 operavano solo 41 banche con sportelli nella regione, di cui appena 15 con sede amministrativa locale, meno della metà rispetto a dieci anni fa. Nel solo 2023, 56 sportelli sono stati chiusi, riducendo i comuni serviti da 253 a 244”.

“Sollecitiamo interventi concreti – continuano Battiato e Giglione – per rafforzare la rete composta da Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, attraverso misure normative e incentivi che facilitino l’erogazione del credito. Intervento sollecitato anche da Paolo Mariani, direttore di Uni.Co, il Consorzio di garanzia di Cna. Solo così potremo garantire un futuro più solido per le PMI siciliane, sostenendo l’occupazione e lo sviluppo economico regionale”.

“Il tema del credito impatta molto nel sistema imprenditoriale – conclude Otello Gregorini, segretario nazionale della Cna – in modo particolare nell’ultimo periodo quando c’è stato un fortissimo rialzo dei tassi d’interesse, che fortunatamente in questa fase stanno calando, ma dovrebbe essere un percorso più celere. Noi abbiamo cercato in tutti i modi di attrezzarci con i confidi, con i quali abbiamo fatto una bella esperienza di sistema e di sinergia, perchè il sistema bancario continua a dare meno soldi alla piccola impresa, guarda la grande e questo spazio cerchiamo di recuperarlo con i Confidi, perchè le piccole imprese devono essere aiutate e supportate nella loro azione e prospettiva”.