“Mentre manca davvero pochissimo alle festività natalizie, Confeuro osserva con preoccupazione l’incremento dei prezzi dei prodotti alimentari, che pesano sulle tasche dei consumatori ma che, paradossalmente, non premiano chi produce. O meglio, ancora una volta, a guadagnarci sono sempre e solo i gruppi della grande distribuzione, mentre i piccoli e medi agricoltori continuano a subire pressioni sui prezzi all’origine, insufficienti a coprire i costi di produzione. Questo squilibrio evidenzia un sistema di filiera profondamente ingiusto, che concentra i profitti nelle mani di pochi, sacrificando sia i produttori che i consumatori. Uno scenario allarmante che non nasce certamente oggi, ma che testimonia la solidificazione di un sistema squilibrato con prezzi bloccati all’origine bloccati o in calo, con speculazione lungo la filiera e scarsa difesa delle produzioni locali. 

È chiaro ed evidente che servono procedimenti legislativi più incisivi e concreti: dalla introduzione di etichette più chiare e trasparenti ad una maggiore promozione dei mercati locali e filiera corta, da una vera riforma delle regole della filiera agroalimentare all’aumento dei controlli e delle tasse sulle pratiche speculative. Solo in questo modo potremmo avere un Natale equo e solidale, che rappresenterebbe davvero un bel regalo per consumatori e agricoltori”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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