“Accogliamo con soddisfazione la notizia della condanna per omicidio colposo per i responsabili della morte dell’operaio Vitale Mastrangelo, precipitato nove anni fa da 50 metri di altezza mentre fissava delle reti su una parete rocciosa” Lo dicono, in una nota congiunta il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Palermo Trapani, Francesco Danese che aggiungono: “Nove anni per avere giustizia sono troppi e, pur avendo rispetto per i tempi della magistratura, riteniamo che l’unica via possibile e percorribile per arrestare questa emorragia di morti sul lavoro sia infondere ogni giorno la cultura della sicurezza nei cantieri che si realizza potenziamento i corsi di formazione per lavoratori e imprese e i controlli degli ispettori perché solo facendo prevenzione e rispettando le regole a tutela dell’ incolumità dei lavoratori si puo’ arrestare questa lunga scia di sangue, che fa registrare sempre di piu numeri da brivido. Si riscontra poi-conclude la nota- una totale mancanza di norme di sicurezza nei cantieri come si evince anche dall’ultimo blitz effettuato in ventotto cantieri di Palermo e Provincia, dove un operaio su tre lavorava in nero e senza alcun rispetto delle norme di sicurezza. Di fronte a questa evidenza occorre inasprire la pena perché la multa e la sospensione dell’attività non rappresentano efficaci deterrenti”.

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