A…come Andrea, il nuovo spettacolo targato “Combatti la malattia con un sorriso” è pronto ad andare in scena e suscitare emozioni, raccontando la vita del giovane 25enne, un ragazzo come tanti, che aveva dei sogni, delle aspirazioni, amante della vita , autoironico. Andrea, però è morto troppo presto morto a causa di una distrofia muscolare di Duchenne.

L’associazione “Combatti la malattia con un sorriso” vuole raccontare la sua storia e aiutare chi come Andrea continua a combattere.

L’appuntamento con “A…come Andrea” è domenica 15 dicembre, alle 18:30, all’Oratorio San Vincenzo De Paoli, in via dei Quartieri, 19. La donazione è di 10 euro e i proventi andranno al Progetto “La Cura Andrea La Fata”, creato dalla Dott.Grazia Crescimanno insieme a Combatti la malattia con un sorriso.

La regia dello spettacolo è curata da Emanuele Beltrame, che è anche l’interprete, accompagnato da Rosanna Prestigiacomo con il ballo, da Germanno Seggio con le sue musiche, e la partecipazione degli studenti dell’accademia Music Accademy Palermo, e la voce di Fabrizio Bertuccio che interpreta una canzone scritta da Andrea, un brano autobiografico dal titolo “A…come Andrea”.

“Il progetto “La cura” è rivolto ai pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica invalidante, ancora oggi gravata da elevata mortalità – spiega la dott.ssa Grazia Crescimanno -. Anche Andrea era affetto da questa patologia. Tuttavia, nel corso degli anni qualcosa si è modificato. Infatti, fino a circa 10 anni fa, la causa principale di morte era l’insufficienza respiratoria. Quest’ultima non è stata debellata ma è comunque controllabile e pertanto non è più la causa di morte principale che invece è rappresentata dalla cardiomiopatia. Infatti, il cuore è un muscolo e come tale risente di una malattia come la distrofia muscolare che aggredisce tutti i muscoli del corpo. Naturalmente, oggi la ricerca è concentrata su questo aspetto e adesso sono stati immessi nel mercato alcuni farmaci per il trattamento della cardiomiopatia che possono essere usati anche nella distrofia di Duchenne. Ed ecco dove si inserisce il progetto La Cura. L’obiettivo è di comprare un ECG Holter che ci consenta di monitorare i ragazzi dal punto di vista cardiaco. Un apparecchio da far girare tra le famiglie in maniera da scavalcare le lungaggini burocratiche degli ospedali che spesso hanno pochi strumenti a disposizione e, soprattutto, sono in difficoltà nella gestione delle urgenze. Alcuni di questi apparecchi consentono anche il monitoraggio della pressione arteriosa. Questo ci sarebbe utilissimo anche per la titolazione dei nuovi farmaci che possono creare ipotensione”.


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