Il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana è contrario all’accorpamento dei due istituti della provincia di Enna, il Liceo Scientifico Pietro Farinato (459 alunni) e l’IIS Napoleone Colajanni (471 alunni).
“Nei giorni scorsi ad Enna si è svolta una conferenza provinciale al termine della quale è stata approvata la proposta di unificazione con 5 voti favorevoli, 4 contrari e l’astensione da parte del rappresentante del sindaco – dichiara Gabriele Pagana, segretario organizzativo regionale del Movimento giovanile DC -. Per noi si tratta di una decisone insensata, in quanto Enna è un paese montano e, come tale, è tutelato da diverse normative. La Legge Regionale n.6 del 2000 e il Decreto Assessoriale Sicilia n.804 del 24/7/24 prevedono: l’autonomia per gli istituti con minimo 300 studenti (400 in base al DM 127 del 30/6/23) nei paesi montani; la creazione di poli didattici nelle località ad alta densità demografica ed efficienza nei trasporti. Sicuramente Enna non è una città metropolitana, presenta una scarsa viabilità tra i paesi della provincia e i due istituti proposti per l’accorpamento hanno i numeri in regola per mantenere una propria autonomia. Inoltre, questa decisione porterebbe al taglio di alcuni posti di lavoro”.
“Insieme a Veronica Zaffora, Luigi Gambino e alle due componenti del direttivo regionale della Democrazia Cristiana, le professoresse Lucrezia La Paglia e Alessia Speziale, ci opponiamo all’accorpamento, per tutelare il nostro territorio e difendere i posti di lavoro”, conclude Gabriele Pagana.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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