E’ arrivato in commissione il via libera dei contributi. In aula saranno previsti anche emendamenti per aumentare il budget per i teatri e il mondo dello sport, lasciano qualcosa sul terreno le fondazioni culturali e vari nomi storici della galassia di enti che ruota intorno alla Regione. Segnale che quello di lunedì notte in commissione Bilancio è solo il primo tempo di una partita per i fondi a pioggia che sarà il cuore della Finanziaria 2025 in corso di esame.

In arrivo il voto in aula

Il via libera della commissione alla Finanziaria ha l’effetto di spingere la manovra verso il traguardo fissato dal governo (voto in aula fra martedì 17 e sabato 21) ma lascia parecchie incertezze fra i partiti su temi caldissimi, come quelli che portano i fondi a enti e associazioni a loro vicini. Ieri il governo non ha diffuso le tabelle ufficiali fatte approvare dall’assessore Alessandro Dagnino. Ma tutti sanno che questo capitolo della manovra si chiuderà col maxi emendamento che metterà insieme i desiderata dei deputati, che in molti casi modificano le cifre delle tabelle approvate lunedì.

Nell’attesa, un primo esame di quanto trapelato dalla commissione Bilancio permette di individuare fin d’ora alcuni probabili vincitori della partita che si sta giocando. Di sicuro lo sono i due aeroporti di Trapani e Comiso, spinti da emendamenti di Fratelli d’Italia: il primo vede (al momento) passare il proprio finanziamento regionale da 3,1 a 7 milioni. A Comiso arriveranno 3 milioni.

La tabella per i soldi ai teatri

La parte più corposa delle tabelle è quella che assegna i fondi ai teatri. E qui di sicuro è andata benissimo alla Foss di Palermo che vede aumentare di 200 mila euro il proprio budget, che arriva così a 8,4 milioni, e al Brass Group che passa da circa 550 mila a 650 mila euro. Il teatro Massimo rischiava un taglio di centomila euro ma un emendamento di Roberta Schillaci (5 Stelle) ha già riportato il budget a 7 milioni e mezzo.

Allo stesso modo il Bellini di Catania inizialmente si era visto tagliare il finanziamento ordinario di 500 mila euro ma una serie di emendamenti hanno di sicuro aumento lo stanziamento anche se bisognerà attendere le tabelle ufficiali per misurare l’incremento. Il teatro di Messina avrà invece 4,8 milioni come l’anno che sta per chiudersi. E pure lo Stabile di Palermo avrà gli stessi 2,8 milioni del 2024

Di sicuro è stato approvato un aumento del Furs, il Fondo unico per lo spettacolo. Si tratta del budget che la Regione mette a bando. E in piena polemica per i contributi a pioggia che nel 2024 hanno premiato solo una ottantina di sigle, il cartello degli esclusi che conta altre 103 associazioni ha chiesto di puntare solo su questo bando rinunciando ai contributi diretti. Nel 2024 il Furs valeva 6,9 milioni, l’anno prossimo dovrebbe salire di molto: la bozza entrata in commissione prevedeva un budget di 14 milioni. Mentre i capitolo di bilancio in cui ci sono gli altri fondi da mettere a bando, quelli per le sigle della ex tabella H, vale solo 4 milioni e 849 mila euro.

Il maxi emendamento a cui sotto traccia lavorano tutti i partiti verte moltissimo su questi capitoli di spesa. Sul piatto il governo metterà 80 milioni per le proposte dei deputati che premiano il collegio elettorale di provenienza. Anche se la proposta di Palazzo d’Orleans è escludere le associazione ed erogare risorse solo a fondazioni e Comuni lasciando ai sindaci la responsabilità di individuare a chi affidare il budget per eventi e feste.

Scontri tra i partiti

Si vedrà. Intanto la trattativa con tutti i partiti dell’opposizione è già iniziata. E il Pd, con Antonello Cracolici, in commissione ha lottato per rimpinguare subito i capitoli di enti della cultura a sé vicini. È il caso dell’istituto Gramsci e della fondazione Sciascia che inizialmente avevano uno zero accanto al loro nome, così come l’Associazione per l’Arte di Alcamo. Ma, come ha rivelato il capogruppo leghista Salvo Geraci, un accordo già siglato in commissione prevede che il maxi emendamento in gestazione premi proprio queste realtà: in primis la fondazione Mandralisca, la fondazione Sciascia, l’istituto Pio La Torre, l’istituto Gramsci, i Consorzi tra comuni che si occupano esclusivamente di beni confiscati e le associazioni antiracket riconosciute. Mentre il Centro Padre Nostro avrà 150 mila euro, che sarebbero meno di quanto incassato nel 2024, e la Missione Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte, è già certo di riceverne 200 mila.

Un altro emendamento della Schillaci ha stanziato 150 mila euro a favore delle federazioni sportive associate al Comitato paralimpico.

Crescono capitoli storici del bilancio come quello che finanzia le aziende del trasporto pubblico locale (da 171 a 200 milioni) e le compagnie dei collegamenti marittimi con le isole minori (da 67 a 75 milioni). Alle scuole paritarie 7,5 milioni.