Il gip di Termini Imerese Alessandra Marino, ha scarcerato l’uomo di origini bengalesi accusato dello stupro di una giovane donna malese ospite presso una comunità di Trabia. L’uomo, che lavora come colf in alcuni residence, era stato arrestato lo scorso sabato dai carabinieri dopo la denuncia presentata il venerdì precedente dalla ragazza malese ed era stato rinchiuso nel carcere dei Cavallacci su disposizione dello stesso giudice.

Il racconto della donna

La donna aveva raccontato di essere stata avvicinata dall’uomo il quale, con la scusa di offrirle un passaggio con la moto, l’avrebbe condotta in un casolare di campagna dove, con la minaccia di un grosso coltello, avrebbe abusato di lei. La vittima è stata poi portata presso il Policlinico di Palermo per l’assistenza sanitaria e il personale medico aveva riscontrato alcune evidenze compatibili con un rapporto sessuale.

L’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo

La ricostruzione della difesa

Durante l’interrogatorio della convalida della misura l’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo, con l’ausilio di una interprete, aveva sempre respinto punto su punto le accuse e si era difeso ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale, ma affermando che la donna fosse assolutamente consenziente. La ricostruzione della difesa, che peraltro aveva sollecitato nuove indagini quali l’acquisizione di alcuni filmati da telecamere in zona per riscontrare le dichiarazioni dell’indagato, avrebbe creato più di un dubbio sulla ricostruzione fatta tant’è che lo stesso pm Umberto Puiatti, titolare delle indagini, aveva ritenuto necessario effettuare immediatamente ulteriori approfondimenti e nuove indagini che hanno confermato il racconto dell’indagato e evidenziato diverse contraddizioni nel racconto della donna. La stessa procura ha richiesto l’immediata scarcerazione dell’uomo che è stata disposta dal giudice Marino per essere venuto meno il grave quadro indiziario iniziale.

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