La polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare ai domiciliari del gip di Palermo nei confronti di due indagati accusati di rapina aggravata.
La ricostruzione
Nell’ottobre 2022 in due sono entrati in una villa a Palermo hanno immobilizzato le vittime con le fascette di plastica portandosi via soldi e oggetti preziosi per 40 mila euro. Per risalire agli autori del colpo sono state fondamentali le immagini dei sistemi di videosorveglianza nelle immediate vicinanze dell’abitazione delle vittime, l’analisi del traffico telefonico dove è avvenuta la rapina, e gli accertamenti tecnici di natura biologica effettuati sulle fascette utilizzate dai rapinatori per immobilizzare le vittime. Così i poliziotti sono risaliti ai presunti autori che sono stati arrestati.
Pistola puntata alla testa della guardia giurata, tentata rapina alle poste
Momenti di tensione nell’ufficio postale di Aci Sant’Antonio dove, verso le 8,30 di ieri, un 27enne di origini straniere residente nell’acese, con il volto coperto da un passamontagna, ha puntato una pistola alla testa di una guardia giurata per rapinarlo.
Assalto al furgone porta valori che caricava il bancomat
In quel momento, infatti, erano in corso le operazioni di carico del contante all’interno del bancomat; perciò, uno dei due vigilantes a bordo del portavalori, dopo aver parcheggiato il mezzo nell’area riservata dell’edificio, era sceso e stava aprendo il portellone posteriore.
È stato allora che il rapinatore è entrato in azione e, puntata l’arma al volto dell’uomo, gli ha intimato di consegnargli tutto il denaro. L’altra guardia giurata rimasta sul veicolo, però,
accortasi di ciò che stava accadendo, ha subito chiamato il numero di emergenza 112, consentendo il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio, che erano impegnati in un servizio di prevenzione dei reati predatori, intensificati, in questo periodo, su input del Comando Provinciale di Catania.
L’arrivo dei carabinieri
La pattuglia, allertata dalla Centrale Operativa, grazie alla profonda conoscenza del territorio, ha raggiunto il posto mediante una strada secondaria, cogliendo di sorpresa il rapinatore, che è stato così bloccato e disarmato.
Le operazioni dei militari dell’Arma per mettere in sicurezza la pistola sequestrata hanno rivelato che l’arma aveva il colpo in canna, ed era originariamente una pistola a salve ma era stata illegalmente modificata, però, per essere letale. Nel caricatore, inoltre, i Carabinieri hanno recuperato altri 6 proiettili calibro 7,65, mentre la successiva perquisizione presso l’abitazione dell’uomo ha consentito di rinvenire ulteriori 41 colpi, tutti calibro 7,65.
Rapinatore arrestato
Il 27enne è stato, dunque, arrestato per tentata rapina aggravata e detenzione di arma clandestina, porto di arma abusivo e detenzione illegale di munizionamento e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto in carcere.
Nessuno ferito e il carico del portavalori al sicuro; questo il risultato dell’efficace intervento dell’Arma di Aci Sant’Antonio, frutto anche della sinergia operativa con i colleghi della Centrale di Acireale che ha consentito di coordinare al meglio il delicato intervento.
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