Ricordati oggi a Bagheria il maresciallo capo Salvatore Messina e dell’appuntato Francesco Butifar, rispettivamente medaglia di bronzo e d’argento al valor militare alla memoria, ucciso il 28 novembre 1949 a Bagheria, dopo un conflitto a fuoco con un nutrito gruppo di malviventi.

In piazza Trabia, nel 75° anniversario dell’uccisione, è stata deposta una corona d’alloro davanti alla lapide che ricorda i due caduti, alla presenza del comandante provinciale di Palermo, generale di brigata Luciano Magrini, del tenente colonnello Giulio Modesti, comandante del Gruppo di Monreale, del sindaco Filippo Maria Tripoli, delle autorità civili e militari e di diverse scolaresche.

Dopo la deposizione, il cappellano militare del comando legione carabinieri Sicilia, don Salvatore Falzone, ha guidato un momento di preghiera e di raccoglimento interiore in suffragio dei due eroi. Nel suo discorso, il generale Magrini ha reso omaggio ai caduti stringendosi idealmente alle loro famiglie, rappresentate dal cugino del maresciallo capo Messina, Ignazio Di Salvo, e ricordando come l’estremo e consapevole sacrificio di questi due servitori dello Stato, costituisca un esempio per tutti i carabinieri e abbia contribuito a garantire le condizioni di sicurezza e vivibilità di cui possiamo oggi godere.

Rivolgendosi agli alunni presenti, il generale Magrini ha voluto sottolineare l’importanza di fare memoria del sacrificio dei due militari e di coltivare i valori positivi che sono il fondamento della civile convivenza. Ha, infine, esortato i ragazzi a comprendere l’importanza dello studio e della cultura per prendere piena coscienza dei propri diritti di cittadini e a seguire sempre le regole di civile convivenza.