Federconsumatori Sicilia aderisce alla manifestazione di protesta contro la manovra di Bilancio del Governo nazionale. La manifestazione è prevista, a livello nazionale, per venerdì 29 novembre e in Sicilia si svolgerà a Palermo, con un corteo che inizierà alle 9:30 in Piazza Croci.

Manovra inefficace contro il crollo del potere d’acquisto

Secondo Federconsumatori la manovra non fa nulla di concreto per limitare il crollo del potere d’acquisto dei cittadini italiani, fermare la crescita della povertà energetica e per limitare l’evasione fiscale. “Il Governo nazionale – commenta il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – avrebbe potuto tassare gli extraprofitti di banche e multinazionali per aumentare l’investimento in sanità, istruzione, supporto alle fasce sociali più deboli. Invece ha preferito tutelare i grandi nomi dell’economia, a scapito di milioni e milioni di cittadini”.

Danni maggiori in Sicilia a causa della fragilità economica

I danni di questa manovra, secondo Federconsumatori, in Sicilia saranno ancor maggiori a causa dell’ulteriore fragilità economica delle famiglie, spesso monoreddito e con stipendi medi ben più bassi della media nazionale. “Ogni giorno i nostri sportelli assistono decine di utenti siciliani che non riescono ad arrivare a fine mese – conclude La Rosa – Questa manovra, così come è scritta, non farà altro che peggiorare la situazione”.

I segretari generali di CGIL e UIL, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno annunciato la conferma dello sciopero generale contro la manovra del Governo, previsto per il 29 novembre. Al termine dell’incontro a Palazzo Chigi, Landini ha affermato: “Confermiamo che è una pessima legge di bilancio che non dà un futuro al nostro Paese. Assolutamente confermate le ragioni dello sciopero “.

Senza progresso nel dialogo

Secondo Landini, l’incontro non ha prodotto miglioramenti sostanziali. “Non si sono potuti fare passi avanti”, ha dichiarato, sottolineando che il Governo ha ribadito la rigidità della manovra così come presentata in Parlamento, limitando quindi ogni possibilità di modifica. “È assolutamente riconfermata la ragione dello sciopero generale del 29 e la necessità di invertire questa tendenza non più accettabile”, ha aggiunto il leader della CGIL.

Richieste inascoltate

Landini ha illustrato le proposte sindacali per la manovra, tra cui maggiori investimenti nella sanità pubblica, eliminazione del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, conferma dei precari assunti con il PNRR, e una revisione della riforma Fornero. Ha anche richiesto fondi per il settore automotive e per il Mezzogiorno, finanziamenti che il Governo ha ridotto. “Abbiamo proposto una vera riforma fiscale, che preveda la tassazione delle rendite e del patrimonio”, ha spiegato, aggiungendo che su questo non vi è stata apertura.

Critiche di Bombardieri e la “calcolatrice per Meloni”

Anche Pierpaolo Bombardieri, leader della UIL, ha espresso delusione per l’esito dell’incontro. “Confermiamo lo sciopero perché abbiamo illustrato le nostre richieste, ma il governo ha ribadito le sue decisioni”, ha dichiarato Bombardieri, sottolineando come “si siano specchiate due visioni diverse della manovra”. Ha inoltre ironizzato sulla risposta del Governo alla crisi economica, rivelando di aver regalato una calcolatrice alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “per aiutare a fare operazioni più complesse rispetto al cellulare”