L’isola di Capo Passero, la punta estrema della Sicilia, nella sua parte orientale, l’ultimo lembo di terra dell’Europa si candida ad ospitare un resort di lusso che sorgerà sulle vestigia della tonnara di Portopalo.

La vendita degli eredi del barone

I proprietari, gli eredi del barone don Pietro Bruno di Belmonte, avrebbero venduto la proprietà, per un cifra intorno ai 10 milioni di euro, ad una società italiana di investimento immobiliare, Lio Hospitality Venture 1 Srl, con sede a Milano, che si occupa anche di gestione di strutture alberghiere. Una società molto attiva nel mercato del turismo che avrebbe compiuto operazioni analoghe in altre località italiane, come Forte dei Marmi e Cortina d’Ampezzo.

La fortezza è della Regione

Secondo quanto circola da alcune indiscrezioni, agli eredi sarebbe stata versata una caparra di circa 1 milione di euro ma nel contratto di cessione non c’è la fortezza borbonica risalente al 17esimo secolo che è di proprietà della Regione siciliana dove si organizza uno degli spettacoli teatrali più suggestivi, Colapesce.

Gli altri tentavi di acquisto

Non è la prima volta che una società tenta di prendersi l’isolotto, peraltro tenuto in condizioni per nulla buone, a causa della presenza di rifiuti, per farci un resort di lusso ma ci fu la resistenza di Legambiente e della stessa Regione siciliana.

Il no di Bonelli

Contro questo progetto, che comunque dovrà passare al vaglio della Soprintendenza, c’è il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.  “L’isolotto di Capo Passero rappresenta un vero paradiso naturale – ha affermato Bonelli – . Con il suo forte storico, costruito tra il 1599 e il 1607 e restaurato circa dieci anni fa per diventare un Ecomuseo, il luogo è di proprietà del Demanio. Si tratta di un’area incontaminata di circa 630.000 metri quadrati, che finora è rimasta protetta. L’obiettivo dell’acquirente è realizzare un resort di lusso, trasformando non solo la storica tonnara del XVII secolo, ma anche l’intera isola di Capo Passero”.

“Inerzia della Regione sulla riserva naturale”

Secondo Bonelli, l’area sarebbe potuta essere blindata, “purtroppo, l’inerzia della Regione Sicilia negli ultimi anni non ha permesso di completare l’istituzione della riserva naturale” che avrebbe impedito qualsiasi costruzione visto che il piano paesaggistico avrebbe previsto l’inedificabilità assoluta.

“Per questo motivo, chiedo – dice Bonelli – al Ministro Pichetto Fratin e al Ministro Giuli di intervenire per tutelare un’area di grande valore ambientale e culturale, che rischia di essere compromessa dalla costruzione di un resort a 5 stelle. Nel frattempo, mi accingo a presentare una legge per istituire un’area marina protetta. Non resteremo a guardare mentre il nostro patrimonio ambientale e culturale viene aggredito da quelle che, per noi, sono speculazioni”.

Interrogazione a Schifani di Spada

Sulla vendita dell’isolotto di Capo Passero, Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Siciliana, all’assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente e a quello dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana “per conoscere le ragioni della mancata istituzione della Riserva naturale di Capo Passero, nonché se non si reputi urgente attuare ogni provvedimento necessario a tutelare il sito in questione e a preservarlo da ogni possibile speculazioni”. Non solo, Tiziano Spada ha anche chiesto un’audizione in commissione regionale Territorio e Ambiente, di cui è segretario.