Ieri pomeriggio, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato è intervenuta in un’abitazione del centro di Catania a seguito della richiesta di aiuto di una donna vittima di aggressione da parte del compagno convivente. Gli agenti della Squadra Volanti hanno interrotto l’ennesimo episodio di violenza ai danni della giovane, che ha trovato il coraggio di denunciare i continui soprusi subiti.
Gelosia e controllo: la spirale di violenza
La vittima ha raccontato agli agenti la costante violenza fisica e verbale perpetrata dal compagno, un uomo di 31 anni originario di Catania. Mosso da una gelosia ossessiva, l’uomo le impediva qualsiasi relazione sociale, costringendola ad allontanarsi da amici e familiari. La giovane viveva in un clima di costante paura e isolamento, privata della sua libertà e della sua rete di supporto.
L’aggressione scatenata da una foto
L’ultimo episodio di violenza è stato scatenato da una foto trovata sul cellulare della donna. L’immagine, che la ritraeva in un raro momento di serenità, ha innescato la furia del convivente. L’uomo le ha strappato il telefono di mano e l’ha colpita al volto con violenza, danneggiandole gli occhiali da vista.
L’intervento della Polizia e il significato del 25 novembre
L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha posto fine all’aggressione e offerto alla donna la possibilità di denunciare. Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, assume un significato ancora più profondo in questo contesto.
Aggredisce con violenza l’ex compagna incinta e il figlio 16 enne della donna a Bagheria
Una donna incinta e il figlio di 16 anni sono stati aggrediti dall’ex compagno in corso Butera a Bagheria (Palermo) è successo a pochi passi dal Comune. L’uomo ha affrontato la donna nei pressi della farmacia “Timoneri”.
Ha prima infranto il vetro dell’automobile parcheggiata e poi si sarebbe scagliato contro la donna prima verbalmente e poi con pugni al volto la donna e il figlio che era con lei.
Sono intervenuti gli agenti del commissariato chiamati dai clienti della farmacia e dai passanti. Gli agenti hanno bloccato l’aggressore con il teaser che è stato portato al commissariato di via La Masa per l’identificazione e in attesa delle decisioni del pm di turno.
La donna incinta e il figlio sedicenne picchiati sono stati condotti a bordo di un’ambulanza del 118 in ospedale del capoluogo per le cure del caso.
“Ho assistito a una scena orribile – racconta una donna – Una scena di paura e sgomento. Se ci fosse un Stato capace di mettere certi elementi in carcere anziché lasciarli in giro per continuare la loro misera vita fatta di soprusi e violenza nei confronti delle donne, forse un giorno potremmo dire che esiste la giustizia. Lo Stato non c’è. Chi denuncia vive una vita fatta di rinunce e di paura perché il suo aggressore è sempre in agguato….fino all’episodio fatale che si sarebbe potuto evitare”.
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