Si è tenuto in Capitaneria di Porto a Palermo un primo incontro per il recupero del Bayesian, l’imbarcazione affondata a 50 metri di profondità al largo di Porticello la notte del 19 agosto e dove sono morti sei passeggeri e un membro dell’equipaggio.

All’incontro hanno preso parte i tecnici della guardia costiera e gli avvocati della società dell’imbarcazione. Sono state già richieste diverse offerte da parte di alcune ditte che si occupano di recupero dei relitti per stabilire costi e modalità.

Gli aspetti tecnici della delicata operazione devono essere concordati con la Capitaneria di Porto e questi incontri servono proprio per realizzare quel piano di recupero che dovrà avere il via libera da parte degli uffici della direzione marittima.

Le indagini

The Italian Sea Group, la società che ha rilevato il marchio Perini Navi, il cantiere nautico che costruì il Bayesian, ha dato mandato ai propri legali di agire nei confronti del New York Times per l’articolo pubblicato lo scorso 31 ottobre. “L’articolo riportava una narrazione sull’affondamento del Bayesian, del tutto priva di consistenza tecnica – spiega la società in una nota – per altro tacendo la fonte che, se realmente qualificata, non avrebbe avuto problemi ad essere citata.

Acquisizione del marchio Perini Navi

Premesso che TISG ha acquisito, nel gennaio 2021, dall’asta fallimentare il brand Perini Navi, gli archivi, e la parte immobiliare della Perini Navi, e non può quindi in alcun modo essere considerata responsabile di qualsiasi accadimento eventualmente riferibile all’affondamento, l’azienda intende muoversi – sottolinea – nei confronti della testata americana per il danno di immagine riferibile al brand e alla reputazione di Perini Navi, finora simbolo di perfezione tecnologica e massima espressione della nautica italiana nel mondo”.

Stabilità del Bayesian

Secondo The Italian Sea Group il New York Times avrebbe attribuito alla scelta progettuale del monoalbero una “non documentata instabilità: il Bayesian pur avendo una curva di stabilità leggermente diversa da un ketch – spiega l’azienda – è comunque pienamente e ampiamente conforme ai criteri di stabilità definiti dalla Maritime Coastguard Agency per le imbarcazioni commerciali a vela”.

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