Sono almeno 3 milioni i contribuenti che riceveranno una comunicazione dal Fisco nel 2025, nell’ambito delle attività di compliance previste dalla convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate per il triennio 2024-2026.
Le lettere saranno inviate tramite raccomandata o PEC e riguarderanno soggetti per i quali sono state rilevate omissioni o infedeltà fiscali. Confrontando i dati dichiarati dai contribuenti con le informazioni presenti nelle banche dati, l’Agenzia punta a consentire la regolarizzazione spontanea prima della notifica di accertamenti fiscali, evitando così sanzioni più pesanti.
Le principali irregolarità segnalate
Le comunicazioni di compliance si concentreranno su diverse tipologie di violazioni, tra cui:
- Omissioni nelle comunicazioni IVA.
- Dichiarazioni incomplete delle partite IVA.
- Anomalie negli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa).
- Omissioni nella dichiarazione dei redditi per il 2023.
Ad esempio, chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi entro i termini (30 settembre per il modello 730, 31 ottobre per gli altri) avrà tempo 90 giorni per mettersi in regola, pagando una sanzione ridotta.
Il calendario delle comunicazioni
Le lettere, solitamente inviate a fine anno, subiranno modifiche nel 2024 per evitare sovrapposizioni con il periodo festivo. Come annunciato dal governo Meloni, le comunicazioni non saranno spedite a dicembre, ma prevalentemente entro novembre e nelle prime settimane di gennaio. Questo consentirà ai contribuenti di gestire le pratiche fiscali senza la pressione delle festività natalizie.
Secondo i dati, l’invio di comunicazioni simili nel 2023 aveva permesso di recuperare oltre 4 miliardi di euro da cittadini e imprese che si sono regolarizzati.
Cosa fare se si riceve una lettera dal Fisco
Ricevere una comunicazione di compliance non equivale a un accertamento fiscale, ma segnala errori o omissioni che possono essere risolti volontariamente. Le lettere includeranno dettagli sulle irregolarità rilevate, le modalità di correzione e, se necessario, un bollettino per il versamento delle somme dovute.
È fondamentale non ignorare la comunicazione: passare da una fase di compliance a un accertamento fiscale potrebbe comportare sanzioni molto più gravi. L’obiettivo del Fisco è favorire la regolarizzazione spontanea, rendendo il processo meno oneroso e più trasparente.
Un sistema per incentivare la compliance
Questo strumento mira a creare un rapporto collaborativo tra contribuenti e Agenzia delle Entrate, aiutando i cittadini a mettersi in regola senza ricorrere a procedimenti di riscossione forzata. Le lettere rappresentano un passo importante per aumentare la trasparenza fiscale e migliorare il rapporto tra lo Stato e i contribuenti.
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