I carabinieri di Catania hanno arrestato a Librino un 39enne per maltrattamenti in famiglia. I militari sono intervenuti in viale Bummacaro per una donna minacciata dall’ex marito, il quale pretendeva di entrare in casa e stava prendendo a calci e pugni la porta di ingresso dell’appartamento.
Le minacce
Il 39enne, trovato ancora sul pianerottolo, si è subito presentato come l’ex marito della donna, sminuendo l’accaduto e riferendo di trovarsi lì soltanto per vedere suo figlio di 5 anni. La donna, spaventata, tra le lacrime ha raccontato ai carabinieri degli atteggiamenti violenti dell’ex, che l’avevano portata, lo scorso mese di agosto, a denunciarlo.
La violenza
Ha poi riferito dell’escalation di violenza degli ultimi mesi, durante i quali, pretendendo di controllarla, l’ex avrebbe approfittato delle videochiamate con il bambino per insultarla e minacciarla, con l’obiettivo di impedirle di uscire di casa: “Le devi dire che deve stare infilata dentro, non deve uscire completamente, deve fare la vecchiarella”. Un’altra aggressione è stata preannunciata per telefono al padre della donna: “Vengo là sotto e vi ammazzo”. Infine, la signora ha chiamato terrorizzata il 112 non appena ha sentito l’’ex prendere a calci e pugni la porta, minacciando: “Fai uscire il bambino o ti ammazzo”. Il 39enne è stato posto agli arresti domiciliari.
I casi di Caltanissetta
Il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, ha emesso diciannove provvedimenti di prevenzione a seguito di indagini condotte dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura. Le misure sono state adottate nei confronti di individui responsabili di comportamenti illeciti e antisociali nella provincia.
Fogli di Via obbligatori
Due cittadini rumeni, non residenti in provincia, sono stati destinatari di fogli di via obbligatori a seguito di denunce per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi da scasso. Analoghi provvedimenti sono stati emessi nei confronti di tre pregiudicati provenienti dalla provincia di Catania: due sono stati arrestati a Niscemi per rapina e lesioni personali, mentre il terzo è stato arrestato a Gela per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. A questi individui è stato vietato il ritorno nei comuni dove hanno commesso i reati per un periodo compreso tra i due e i tre anni.
Avvisi orali
Cinque avvisi orali sono stati emessi nei confronti di individui ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico. Tra questi, un 48enne di Gela arrestato per rapina a un ufficio postale e lesioni personali, un 26enne gambiano arrestato per rapina, furti e ricettazione, un 21enne di Gela arrestato per spaccio di hashish, un 31enne nisseno arrestato per spaccio di cocaina e un 26enne di San Cataldo arrestato per ripetute violazioni della misura cautelare a cui era sottoposto per rapina.
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