Si è svolto oggi a Palazzo d’Orleans il periodico vertice di maggioranza alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. L’incontro ha visto la partecipazione dei segretari regionali e dei capigruppo all’Ars dei partiti della coalizione di centrodestra. Erano presenti: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e Movimento per le Autonomie.

Sulla Legge di Stabilità e il Bilancio 2025, il presidente Schifani ha illustrato i principali contenuti dei documenti finanziari già all’esame delle commissioni di merito, che hanno l’obiettivo di assicurare rigore e sviluppo. L’impostazione è stata apprezzata dalle varie forze politiche, che hanno confermato l’obiettivo di approvare la manovra entro dicembre, evitando così, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio. Per quanto concerne la concessione dei contributi, sono stati tutti concordi nel prevedere il finanziamento di interventi qualificanti, scelti con criteri di selezione rigidi.

La riforma delle ex province

Sulla riforma per il ritorno all’elezione diretta per le ex Province, i partiti di maggioranza hanno apprezzato le dichiarazioni dei ministri Salvini e Piantedosi sull’ipotesi della modifica della legge Delrio, percorso che va nella direzione già auspicata da tempo in Sicilia per garantire maggiore rappresentatività e una gestione amministrativa più efficace dei territori.
Il presidente Schifani ha espresso soddisfazione per l’esito del vertice, sottolineando come il confronto costruttivo e la coesione tra i partiti della maggioranza siano elementi fondamentali per affrontare le sfide che attendono la Sicilia nei prossimi mesi.

La manovra

La legge approvata a novembre a Palazzo Reale vale in totale circa 560 milioni di euro. All’iniziale stanziamento del ddl, così come approvato in giunta, si sono aggiunti infatti ulteriori 210 milioni frutto di maggiori entrate accertate durante la discussione del testo in Ars.
Per l’emergenza siccità vengono stanziati 65 milioni di euro, incrementando inoltre di 20 milioni di euro i capitoli di spesa relativi agli interventi di protezione civile per le calamità. Oltre 50 milioni sono stanziati per i sussidi al mondo dell’agricoltura piegato dalla crisi (bonus fieno, minori raccolti cerealicoli, peronospora, blue tongue, brucellosi, comparto apistico), 30 milioni sono destinati all’assegno di povertà una tantum e 10 milioni alla bonifica dei siti contaminati.

Gli interventi

Circa 55 milioni vanno agli interventi in materia di mobilità: 19 per il TPL, 10 per i trasferimenti nelle isole minori, 17 per il contrasto al caro voli e 10 in favore degli aeroporti minori.

Per gli enti locali sono stanziati oltre 15 milioni: 11 per i Comuni in dissesto, 3,5 per gli enti a cui sono state trasferite infrastrutture dall’Irsap, 2 per gli enti interessati dall’emergenza per la crisi vulcanica. Oltre 30 milioni saranno destinati alla contrattazione collettiva regionale. Approvata, inoltre, la stabilizzazione dei precari delle Camere di commercio.
Nel settore sociale il prestito d’onore agli universitari vale 10 milioni, i maggiori stanziamenti per l’Asacom valgono 8 milioni, 12,5 milioni i fondi ulteriori per le disabilità gravissime e 1,2 milioni per il sostegno dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Termini Imerese e Gela.

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