Un drammatico episodio si è verificato presso il canile municipale di Palermo, dove nel tardo pomeriggio di ieri, 20 novembre, si è consumata una violenta aggressione tra cani all’interno di uno dei box. Già da tempo i residenti dei condomini vicini – denunciano alcune associazioni animaliste della città – avrebbero segnalato agli operatori del canile una situazione preoccupante e in crescente tensione.

La denuncia delle associazioni locali

Le associazioni animaliste locali sono state prontamente contattate da cittadini che, allarmati, hanno documentato l’accaduto con video, fornendo alcune prove. Immediatamente è stata allertata l’amministrazione comunale e l’assessore Fabrizio Ferrandelli, che ha inviato sul posto il responsabile amministrativo e il personale competente.

Giunti sul luogo, lo staff comunale, insieme a un veterinario e agli addetti alla cura degli animali, ha trovato un cane gravemente ferito e ha avviato le prime cure. Tuttavia, le associazioni animaliste hanno deciso di trasferire l’animale in una clinica veterinaria privata nel tentativo di stabilizzarne le condizioni.

La cucciola non ce l’ha fatta

Nonostante gli sforzi, la cagnolina, Marika, è deceduta questa mattina alle 6:15. La sua perdita ha scosso profondamente le associazioni e i cittadini coinvolti che adesso chiedono giustizia per la cucciola.

Le associazioni hanno già sporto denuncia presso la sezione PG della Polizia Municipale, allegando audio e video raccolti per accertare eventuali responsabilità e mancanze del personale del canile. Il materiale è stato inoltre consegnato ai propri legali per avviare una denuncia congiunta.

I vigili del fuoco salvano un cane sperduto in un costone tortuoso del Messinese

Nella mattinata di oggi, i Vigili del fuoco del Comando di Messina hanno salvato un cane sperduto in un costone tortuoso tra le colline di Rodi Milici. La squadra 5A del Distaccamento di Milazzo è intervenuta, giungendo sul luogo dell’accaduto con autopompa serbatoio (APS) e pick-up con modulo attrezzato, per recuperare e mettere in salvo la bestiola (un segugio maremmano) che non riusciva a ritornare indietro.

Le operazioni sono risultate complesse per un normale percorso a piedi, per la tipologia e la natura impervia del difficile territorio, con forte pendenza e fitta vegetazione, tali da dover pianificare il salvataggio con tecniche SAF (speleo alpino fluviale). Il recupero dell’animale è andato a buon fine, consegnandolo al padrone, in buona salute. L’intervento si è concluso nel primo pomeriggio.

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