La Questura di Milano ha notificato un foglio di via obbligatorio a Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia, vietandogli di tornare nel capoluogo lombardo.
La decisione segue il corteo pro Palestina dello scorso 9 novembre, durante il quale Hannoun è stato denunciato per istigazione all’odio e alla violenza. Secondo le autorità, il 62enne giordano avrebbe approvato pubblicamente le aggressioni avvenute ad Amsterdam contro tifosi israeliani.
Le parole di Hannoun
Hannoun ha dichiarato: “Ho ricevuto ieri la notifica del foglio di via da Milano per istigazione all’odio e alla violenza, perché mi sono complimentato con i giovani di Amsterdam. Durante il corteo non ho mai invitato a emulare quanto accaduto”. Il leader palestinese ha spiegato che presenterà ricorso al Tar attraverso i suoi avvocati.
Accuse dagli USA e tensioni politiche
Hannoun non è nuovo a controversie: nell’ottobre scorso è stato inserito nella blacklist del Dipartimento del Tesoro statunitense, accusato di finanziare Hamas attraverso l’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese. “Le banche si ritirano quando scoprono che sono sulla lista nera, ora anche la mia banca vuole chiudere il mio conto personale”, ha aggiunto.
Reazioni politiche alla decisione
Il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato ha commentato con favore la misura: “Esprimo il mio pieno sostegno alla decisione del Questore di Milano. Queste persone, che istigano alla violenza, devono essere espulse dalla nostra nazione. Basta con derive estremiste che nulla hanno a che vedere con il diritto di espressione”.
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