Cornuti Siciliani (Bertoni Editore) è un libro di Franco Bertolone, ambientato in Sicilia, che affronta l’argomento del tradimento, ancora oggi molto attuale. I personaggi di questo romanzo sono sempre mariti e mogli traditi, ma con dinache e sviluppi sempre diversi.  Franco è un vero detective, non di quelli costruiti a tavolino. Un investigatore privato che, con intraprendenza, rispetto per ogni caso trattato, e un pizzico di verace ironia siciliana, ha voluto offrire ai suoi lettori una gamma piuttosto variegata di casistiche riguardanti il tradimento coniugale. Nello specifico, della sua terra. Quella Sicilia carica di passioni, profumi intensi, abitata ancora da certi stereotipi come quello del macho che non sa resistere alle tentazioni delle femmine e dove si annidano antichi pregiudizi. Una terra in cui anche le donne, madri e mogli in apparenza fedeli, vanno alla ricerca delle loro piccole perdizioni, per fame d’amore, per ripicca, e in tal caso le due cose originano da un terreno comune. Vicende di ordinaria quotidianità ambientate nella provincia siciliana si mescolano a tradimenti più articolati a carico di mariti importanti, figure istituzionali; passando per giovani che scelgono diversivi vicini a casa, mariti che traggono linfa dall’incontro con una prostituta o giovani ragazzi abbordati ad un parcheggio.

BIO FRANCO BERTOLONE

Franco Bertolone, originario di Adrano (Catania), marito di Valeria e padre di Martina e Alberto, si dedica fin da giovane al giornalismo locale, proprio nel periodo in cui in Italia nascono le emittenti televisive. Per alcuni anni collabora come reporter per alcune emittenti e testate giornalistiche siciliane. Trasferitosi a Roma collabora con la nota testata “Paese Sera” in veste di Pubblicista e fotografo, interessandosi a ogni aspetto dei casi trattati. Una gavetta dura che non garantisce al giovane Franco una retribuzione sufficiente ad affrontare le spese quotidiane. Un Vicequestore lo consiglia di prendere la licenza investigativa a fronte del cambiamento del codice di procedura penale: da quel momento gli investigatori privati avrebbero avuto un ruolo importante nenne indagini penali difensive. Ottenuta la licenza, Franco inaugura la sua nuova avventura inoltrandosi in un mondo pieno di insidie. Oltrepassare la linea della legalità è un attimo, così come ritrovarsi senza licenza e con una condanna penale. Molestie, violazioni di domicilio, percuisizioni, violazioni del codice della strada, diritto d’immagine e per ultma dal 1995 violazione della privacy, tutte in agguato. All’inizio Franco si dedica alle attività investigative e alla sicurezza aziendale, per poi battere il terreno dell’infedeltà coniugale. Per primo nella sua Sicilia, terzo in Italia, riesce a ottenere l’autorizzazione lle indagini penali. Un caso di rilievo nazionale –il delitto di un noto medico catanese- lo catapulta nel mondo mediatico, collaborando come opinionista ed esperto in materia, con alcune testate giornalistiche e partecipando a trasmissioni televisive di livello nazionale. La sua vita professionale vanta particolari riconoscimenti da parte della FEDERPOL, la federazione italiana degli investigatori, di cui per vent’anni mantiene la carica di Presidente regionale. Mosso da questi successi trova il tempo di completare gli studi universitari, si laurea in Scienze Politiche e porta avanti una delle sue grandi passioni, l’elettronica. Nel 1996, la Procura di Catania lo invita a mattere a disposizione le sue competenze nel settore dell’intelligence, Franco diventa il punto di riferimento di diverse procure siciliane nel campo delle intercettazioni.

INTERVISTA ALL’AUTORE

1/ Il tuo rapporto con la scrittura?
Mi piace scrivere. Da giovane ho sempre sognato di scrivere un libro, anche se l’argomento che avrei potuto trattare, sia per la giovane età che per le esperienze vissute fino a quel momento, non mi davano l’idea di cosa scrivere. Poi nel 2014, quando l’accesso alla mia professione fu cambiato e normato da un decreto legge che prevedeva tra i requisiti per l’accesso alla professione almeno una mini laurea, dopo essere stato chiamato dall’università di Messina a tenere delle lezioni in un corso di laurea in “Scienze della Investigazioni Privare “, richiesta del preside della facoltà di Giurisprudenza mi sono trovato catapultato a doverne scrive due che rappresentavano le due materie caratterizzanti del corso ed erano: Tecnologie e Tecniche Investigative e Legislazione delle Agenzie Investigative. Molto facile per chi da anni ha svolto questo lavoro.

2/Come nasce l’idea del tuo nuovo manoscritto?
L’idea c’era già da qualche tempo, ma la Pandemia del 2020 che ci ha costretti a stare chiusi a casa per diversi mesi è stata l’occasione per buttare giù le prime righe.

3/Raccontaci i luoghi dov’è ambientato?
Nonostante le nostre attività speso ci hanno portato e ancora oggi ci portano in giro per l’Italia, ho preferito ambientarlo in Sicilia anche perché l’argomento tradimento ancora oggi è molto sentito.

4/ Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?
I personaggi in questo caso sono sempre mariti e mogli traditi. Un classico per tutti, ma con dinamiche e sviluppi sempre diversi.

5/ Com’è nata la scelta del titolo?
Il titolo è quasi una sfida al maschio siciliano che per la storia di noi meridionali è stato sempre colui che le corna le poteva fare, ma non subire. Subirle sarebbe stata un’onta che fino a qualche tempo addietro come sappiamo, era un’onta che si poteva anche lavare con il sangue. Il delitto d’onore.

6/ Quali saranno le prossime iniziative relative al libro (presentazioni, fiere, firma copie, …).  
Il tempo mi è tiranno. Mi occupo anche di tante altre attività del settore una tra le tante e quella di CTU in sistemi di intelligence per conto di diverse Procure dell’isola. Mi è molto difficile spostarmi dalla mia terra. Ci vorrebbe qualcuno che mi organizzasse il tutto ed arrivare a cosa fatta, ma non sono un Bruno Vespa.

7/ Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?
Ci sto pensando. Certo non saranno ancora una volta storie di tradimenti. Ci sarebbero degli argomenti, ma credo che potrebbero essere molto delicati e urtare a qualcuno…Ad esempio storie di soprusi o di clientelismo nella pubblica amministrazione. Oppure una storia di qualcuno che non era nessuno ma è diventato qualcuno, riuscendo a intrufolarsi nei salotti buoni. Un po’ come crearsi un curriculum falso per accreditarsi a destra e a manca. La storia è ricca di casi del genere. Medici che operano e sono anche primari senza una laurea, consulenti con master mai avuti. Ultima il buon ex Presidente del Consiglio Conte, che alla fine nonostante la notizia di tali balle scritte nel suo curriculum è salito al Quirinale al cospetto del Presidente della Repubblica a prestare giuramento e fedeltà alla costituzione. Questa è la nostra società. Essere e apparire. Se poi quello che dici di essere è falso presto cadrà nel dimenticatoio.

8/Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali scegliersti.
La corruzione e l’inefficienza dei funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione. Avrei tanto da raccontare.

9/ In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?
Non sono uno scrittore di professione quindi non saprei dove collocarlo.

10/È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?
Si leggere e molto importante perché sviluppa la mente e affina le conoscenze. Io ad esempio amo leggere libri di intrighi, come ad esempio il caso Palamara, oppure storie di servizi deviati come nelle nostre stragi dove ancora oggi non si vuole dire la verità.Peso che sia gialli ma di quelli veri non inventati.



Luogo: ADRANO, CATANIA, SICILIA

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