Ancora tensione per i dipendenti della Caronte&Tourist. E’ stato proclamato ufficialmente lo stato di agitazione dei marittimi attraverso una nota diffusa dai sindacati Cgil, Cisl e Uiltrasporti. Una presa di posizione nata a seguito della comunicazione della società C&T dello scorso 31 ottobre che ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori per il mancato rispetto degli accordi precedentemente sottoscritti. Gli impegni disattesi riguardano: la turnazione, i periodi d’imbarco e la stabilizzazione del personale.
“Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione – ha detto Katia Di Cristina, segretaria generale Uil trasporti Sicilia – adesso faremo un calendario di assemblea a bordo che determinerà disagi all’utenza – continua – aprendo le procedure di raffreddamento la legge dice che dobbiamo essere convocati dall’azienda per trovare una soluzione – conclude – se dall’esito dell’incontro non si troverà un accordo passeremo allo sciopero vero e proprio”.
“Caronte&Tourist non sta rispettando gli accordi”
E’ a seguito di un incontro tenutosi lo scorso 13 novembre che le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro insoddisfazione per la posizione “irremovibile” – si legge nella stessa nota – della società di navigazione. Questo, ha determinato l’avvio della prima fase della procedura di raffreddamento condivisa da lavoratori e sindacati.
“Codesta società sta sottoponendo i lavoratori ad una turnazione caratterizzata da un impiego non corrispondente alle regole d’ingaggio e di inquadramento – scrivono i sindacati sulla nota – con la “richiesta robusta” di una molteplicità di funzioni ed operazioni esecutive irrispettose dell’inquadramento del singolo lavoratore – si legge – a parere delle scriventi, queste azioni unilaterali nei fatti corrono il rischio di ridurre gli standard di sicurezza per i lavoratori e per i passeggeri”.
“Non siamo disposti a fare retromarcia”
La posizione dei sindacalisti è ferma. “Il malcontento e la frustrazione dei lavoratori è tale che si rischia sulla sicurezza sul lavoro – ha detto Giancarlo Milano, coordinatore Filt Cgil Sicilia – noi non siamo disposti a fare retromarcia in nessuno degli accordi firmati – continua – le assunzioni devono essere completate e le turnazioni non possono essere negoziate – conclude – questa azienda inoltre puntualmente non paga le scrivanie virtuali (i lavoratori di manutenzione che vengono riconosciuti tramite uno straordinario al mese”.
La preoccupazione dei sindacati
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato che tali azioni potrebbero compromettere gli standard di sicurezza, sia per i dipendenti che per i viaggiatori. In un contesto già delicato, la situazione si fa quindi ancora più critica, con i lavoratori che si sentono sempre più privati dei diritti.
Inoltre, i vertici sindacali hanno espresso la speranza che la società Caronte&Tourist possa rivedere le proprie posizioni e ripristinare le condizioni lavorative precedenti alla comunicazione del 31 ottobre. In caso contrario, l’intenzione è quella di mettere in campo le azioni sindacali necessarie per tutelare i livelli occupazionali, retributivi e di qualità della vita lavorativa.
“L’azienda non sta mantenendo gli accordi – ha detto Antonino La Torre, sindacalista della Filt Cgil – i trasporti marittimi della nostra amata Sicilia rischiano di andare a rotoli – continua – si sta verificando una situazione anomala. Noi lavoratori siamo quelli che portiamo avanti il sistema aziendale e la società dovrebbe mettersi a nostro favore. Ci siamo trovando tutti con le spalle al muro”.
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