L’accesso a un alloggio dignitoso è un diritto fondamentale, eppure in Sicilia molte famiglie faticano a permetterselo. Mimma Calabrò, segretaria generale del Sicet Cisl Sicilia, sottolinea l’urgenza di affrontare questa problematica con politiche concrete. Mentre l’approvazione della graduatoria per il bonus affitti 2022 rappresenta un primo passo positivo, Calabrò evidenzia la necessità di interventi più inincisivi. “La buona politica si distingue per le scelte importanti che incidono nella vita reale delle persone. Una casa in cui vivere con dignità è una priorità. Non si può restare indifferenti di fronte a persone che dormono in macchina o sotto un ponte. Senza dimenticare che ci sono sempre più famiglie siciliane che pur avendo un lavoro spendono più del 50 per cento dei loro guadagni per pagare l’affitto”. A dichiararlo è Mimma Calabrò, segretaria generale del Sicet Cisl Sicilia.

Bonus Affitti: primo Passo, ma serve di più

“Apprendiamo con favore la notizia che la Regione Siciliana ha pronta la graduatoria del bonus affitti 2022, una misura importante di sostegno economico per le famiglie – aggiunge Calabrò -. Siamo convinti però che si possa e si debba fare di più. Intanto il governo siciliano può farsi portavoce delle istanze dei cittadini con quello nazionale che da anni non prevede fondi per l’integrazione all’affitto oppure farsi parte arriva e stanziare fondi regionali per tale finalità”.

“E’ un fatto innegabile che questa misura possa avere evitare l’escalation degli sfratti alla quale attualmente assistiamo. In troppi casi si tratta di sfratti ‘incolpevoli’ ovvero dovuti alla perdita di potere d’acquisto degli stipendi o alla perdita del lavoro. Di fatto le persone con uno stipendio ‘normale’ non riescono a sostenere i costi degli attuali affitti. Ma bisogna ricordare che la casa è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dalla costituzione italiana”

Un Piano Casa strutturale per la Sicilia

“Al contempo è maturo il tempo per un ‘piano casa’ in Sicilia. Servono interventi strutturali profondi tenendo presente che si potrebbero sfruttare le risorse comunitarie legate, ad esempio, alla rigenerazione urbana”.

Recupero degli alloggi pubblici abbandonati

“Pensiamo al recupero di centinaia e centinaia di alloggi pubblici abbandonati. Molti devono essere riconvertiti, per altri servono opere di manutenzioni – conclude il segretario – . Si potrebbero gettare le basi finanziarie ora che la legge di stabilità sta per arrivare in aula. Questo sì che sarebbe davvero un segnale di nuova e buona politica”.