Si chiuderà alla fine dell’anno la finestra normativa che consente ai Comuni di procedere alla stabilizzazione del personale precario degli enti locali siciliani. Per questo motivo, l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, invita gli amministratori ad avviare le procedure entro i termini previsti dalla legge per dare certezze ai lavoratori e alle loro famiglie, garantendo allo stesso tempo continuità nella gestione dei servizi comunali.

Le parole di Messina

“Ricordo ai sindaci che la stabilizzazione del personale precario che opera negli enti locali siciliani dovrà avvenire entro il 31 dicembre prossimo – dichiara Messina –. Entro questa data, le amministrazioni comunali potranno fruire delle deroghe previste dalla normativa statale rispetto alla quale, ad oggi, non è contemplata alcuna proroga”.

L’assessore ricorda, infine, che “il finanziamento a totale carico della Regione, previsto nel decreto Milleproroghe del febbraio scorso, non prevede alcun onere aggiuntivo per gli enti locali”.

Il ddl enti Locali

Dopo il partecipato presidio di Cgil, Cisl e Uil Sicilia svoltosi davanti all’Ars, riunita per la discussione del Ddl Enti Locali, le sigle sindacali rilanciano e annunciano che continua la mobilitazione su questa norma.

“Si deve cambiare marcia”

“Si deve subito cambiare marcia. La conferenza dei capigruppo, che oggi ha ricevuto un cartello di esponenti politici e di associazioni, ci convochi prima possibile per discutere l’intero impianto della norma, con particolare attenzione al limite per le donne nelle giunte comunali, perché indigna che sia al momento inferiore a quanto previsto a livello nazionale.” dichiarano i segretari generali e regionali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Alfio Mannino, Leonardo La Piana, Luisella Lionti e Gabriella Messina, Vera Carasi e Vilma Costa, che in una nota sottolineano la necessità di un coinvolgimento attivo delle parti sociali nell’iter relativo a una norma che “riguarda la vita e la gestione di enti con influenza diretta sui lavoratori e sui cittadini”. “Il Parlamento regionale – dichiarano i sindacati confederali – deve comprendere che è indispensabile il confronto con Cgil Cisl e Uil che rappresentano migliaia di persone”.

Ddl Enti Locali, la presenza delle donne

“Sulla presenza delle donne nelle giunte dei comuni con più di tremila abitanti, il dibattito politico a tutti i livelli sembra girare a vuoto senza andare al punto della questione. Qui non si tratta di dare il contentino alle donne recependo la soglia del 40% stabilita dalla normativa nazionale. Parità vuol dire 50 e 50, non 60 e 40”.

Lo afferma Jose Marano, deputata regionale del Movimento Cinquestelle, commentando la trattazione della controversa proposta di legge sugli enti locali in programma domani a Sala d’Ercole e che prevede la riduzione della quota di genere a un minimo del 20%, contro l’attuale 40% previsto a livello nazionale.

“È pertanto indispensabile – prosegue la parlamentare regionale – che si approvi senza indugio il mio emendamento che pone come soglia minima di genere il 50%. Non accetteremo che alle donne vada neanche l’1% in meno: su equità e pari opportunità non arretreremo di un millimetro.

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