“Il nucleo di coordinamento della Commissione tecnico-specialistica per le valutazioni ambientali per la Regione Siciliana ha espresso, all’unanimità, parere favorevole con prescrizioni sull’istanza della società Stretto di Messina per la valutazione d’impatto ambientale relativa al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
La Sicilia partecipa alla spesa
“Si tratta – prosegue – di un passo decisivo per la realizzazione di un’infrastruttura che non è soltanto un simbolo di progresso, ma un’opera strategica e di importanza cruciale per la nostra regione. La Sicilia, partecipando al finanziamento del progetto con i fondi Fsc, dimostra ancora una volta la propria volontà di sostenere uno sviluppo infrastrutturale che potrà favorire la crescita economica, l’occupazione e migliorare significativamente la qualità della vita dei nostri cittadini, garantendo collegamenti più rapidi e sicuri”.
Atteso il parere di impatto ambientale nazionale
“Sono certo che il parere trasmesso alla Commissione Via-Vas nazionale, che si esprimerà nei prossimi giorni – conclude Schifani – costituirà un elemento importante per il positivo avanzamento dell’intera procedura di valutazione ambientale, portandoci sempre più vicini alla realizzazione di un progetto che rappresenta una sfida e un’opportunità per la nostra Isola e per l’intero Paese”.
Il protocollo di sicurezza
intanto appena due giorni fa il Direttore di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, Domenico Capomolla e l’Amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, hanno firmato un protocollo d’intesa a margine di un convegno organizzato dalla stessa ANSFISA a Bologna.
Il protocollo d’intesa è volto a stabilire un organico rapporto di collaborazione tecnico-scientifica tra la Stretto di Messina e l’Agenzia, inerente lo sviluppo della progettazione esecutiva dei sistemi di monitoraggio del ponte durante la redazione del progetto esecutivo.
Il sistema di monitoraggio dell’Opera di Attraversamento assume una notevole rilevanza per il corretto funzionamento in esercizio della stessa lungo tutta la sua vita utile, a partire dalle fasi di realizzazione.
ANSFISA ha nella sua mission, tra l’altro, la promozione della sicurezza e della vigilanza sulle infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali e sugli impianti fissi.
Con le sue attività di regolamentazione normativa e di pianificazione e sviluppo del monitoraggio, che si affiancano all’attività operativa di controllo che svolge sul campo, ANSFISA svolge un ruolo di stimolo e di supporto per gli operatori, che sono tenuti ad assicurare la sicurezza delle infrastrutture che gestiscono, attraverso un percorso di responsabilizzazione sempre più compiuta e orientata ad un’azione costante di minimizzazione dei rischi.
L’attacco del Pd
Non ci sta il segretario regionale del pd che è durissimo “Ma stiamo parlando del Ponte sullo Stretto di Messina o di una infrastruttura costruita con i mattoncini Lego su una zona al alto rischio sismico su cui non sono stati fatti i dovuti approfondimenti relativi ad una delle faglie più pericolose, ovvero quella attiva tra la Sicilia e la Calabria? Non esiste infatti uno studio da parte dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sull’argomento contrariamente a quanto sostenuto dalla commissione Via del ministero dell’Ambiente e di questo vogliamo che la presidente del consiglio Giorgia Meloni in persona risponda in Parlamento”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo che ha predisposto l’atto ispettivo urgente rivolto alla premier.
“Diciamo da tempo che il Ponte sullo Stretto – prosegue – è un’opera faraonica ma di pura propaganda che sottrae risorse ingenti al vero sviluppo del Mezzogiorno. Ma qui siamo di fronte a una vera e propria volontà di costruire artatamente i presupposti per la sua costruzione, producendo documentazione incompleta, o del tutto assente. Le dichiarazioni del presidente di Ingv, che afferma che l’Istituto non ha avuto alcun incarico da parte della società Stretto di Messina a svolgere indagini sulla presenza di faglia attive”, impongono – conclude – senso di responsabilità e un doveroso stop al progetto in attesa di studi dettagliati e completi”.
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