La Giunta Comunale presieduta dal Sindaco Roberto Lagalla nella seduta dell’8 novembre 2024 ha approvato la delibera proposta dall’Assessore all’urbanistica e alla mobilità sostenibile, Maurizio Carta, per l’avvio della redazione della prima fase del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) attraverso la localizzazione delle aree/servizi ritenuti prioritari per garantire il diritto all’accessibilità universale dei cittadini di Palermo e dei turisti.

Cos’è il Peba

Il Peba sarà redatto a cura dell’Area Urbanistica con l’ausilio delle competenze esterne ritenute più adeguate a garantire il più efficace risultato e la garanzia dell’impegno entro il 31/12/2024 delle risorse di 150.000 euro assegnate dal Consiglio Comunale in occasione dell’appostamento dell’avanzo.

I Peba sono stati introdotti dalla Legge n. 41/1986, per rimuovere le barriere architettoniche da tutti gli edifici pubblici e la successiva Legge 104/1992 ne estende l’applicazione agli spazi urbani, garantendo così la libertà di spostamento nel territorio alle persone con ridotta capacita motoria o con altre disabilità che riducono la furizione degli spazi e degli edifici pubblici.
Il Peba è uno strumento che ha come finalità la conoscenza delle situazioni di impedimento, rischio e ostacolo per la fruizione di spazi pubblici, rimuovendole al fine di favorire l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità della vita e la mobilità di tutti i cittadini.

La prima fase

In questa prima fase di immediata realizzabilità la localizzazione delle aree è stata effettuata dagli uffici dell’urbanistica guidati dall’Ing. Marco Ciralli con l’obiettivo iniziale di circoscriverle a quelle ritenute di primaria importanza (edifici pubblici e viabilità di maggior affluenza, percorso Arabo-Normanno, borgate marinare), al fine di individuare le azioni di pianificazione capaci di garantire la piena accessibilità dei luoghi pubblici o spazi maggiormente frequentati per fini commerciali e/o turistici, non tralasciando la viabilità di maggior interesse anche periferica. Il Peba sarà una parte integrante del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), in corso di redazione.

“L’avvio della elaborazione del Peba finalmente colma un drammatico vuoto nella garanzia dei diritti di questa città – dichiarano il Sindaco Lagalla e l’Assessore Carta – e costituisce il presupposto per la programmazione e la progettazione degli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche ancora esistenti sugli edifici e spazi pubblici, come esplicitamente indicato dalle Direttive generali per la redazione del PUG approvate nel dicembre 2023 e che stanno guidando in maniera coerente l’azione della Giunta in tutte le questioni che riguardano la pianificazione urbanistica della città. Inoltre, l’integrazione del Peba con il PUG ridisegna la città per rafforzare e qualificare le condizioni di accessibilità degli edifici e dei luoghi urbani da parte di coloro che li abitano o li visitano senza distinzione di genere, età, stato di salute, cultura, religione, modalità motorie, condizioni di fragilità.”

Le parole di Carta

L’assessore Carta aggiunge: “Nella nuova idea di città di questa amministrazione, il ridisegno della mobilità e dello spazio pubblico dovrà favorire il superamento delle barriere architettoniche in edifici pubblici, privati ad uso pubblico e relative pertinenze, eliminando tutte le barriere (fisiche e psicologiche) e individuando i più adeguati percorsi protetti, estendendo l’obbligo di accessibilità universale a tutti gli spazi urbani (strade, piazze, parchi, giardini, arredo urbano, parcheggi, trasporto pubblico, ecc.). L’obiettivo è quello di realizzare un sistema urbano integrato e accessibile nel suo complesso, rendendo l’accessibilità parte integrante e strutturata della pianificazione urbanistica e della progettazione architettonica.
A seguito della prima individuazione delle aree/servizi che saranno oggetto del PEBA, insieme all’Assessore Pennino e al Garante per la Disabilità saranno consultati l’Università di Palermo, esperti, portatori di interesse e associazioni che li rappresentano, molti dei quali riuniti nel Disability Pride Palermo che da tempo alimenta il dibattito pubblico cittadino con proposte concrete, per approfondire le aree oggetto di intervento e per estendere quelle che saranno oggetto della seconda fase prevista per il 2025”.