Una donna disabile di 80 anni di Carini è una delle ultime vittime dei falsi carabinieri e avvocati per i finti incidenti che vedono coinvolti i parenti. “Suo figlio ha avuto un incidente e adesso si trova in caserma, a breve verremo a casa sua per ritirare dei soldi o degli oggetti di valore per scagionarlo ed evitare il processo”.
La truffa
La donna che vive in via Fiume Falco a Carini ha ricevuto la telefonata da un uomo che si fingeva carabiniere. Poco dopo ha bussato a casa un altro falso collega. L’anziana terrorizzata per le sorti del figlio gli ha consegnato tutti i gioielli dal valore di qualche migliaia di euro. Poco dopo la telefonata al figlio ha scoperto di essere stata truffata.
La denuncia
La denuncia è stata presentata ai carabinieri di Carini. A raccontarci questa terribile truffa è il figlio dell’anziana – “ne avevo sentito parlare dal telegiornale, ma mai avrei immaginato che ciò potesse succedere a mia madre; solitamente io e mia moglie le facciamo visita o la mattina o il tardo pomeriggio quanto concludo la mia giornata lavorativa, il fatto è successo intorno alle ore 14 quando i truffatori sapevamo con certezza che mia madre era sola in casa, segno che magari avevano controllato tutti i nostri movimenti. L’uomo è arrivato a casa di mia madre a piedi, e poi si è dileguato con tranquillità. I carabinieri stanno indagando e mi auguro che questi truffatori vengano presto arrestati e che nessun altro anziano possa subire questi episodi che colpiscono gente indifesa”.
Il precedente da 30 mila euro
La precedente truffa, l’ennesima a Palermo che va avanti, nonostante gli spot anche con Lino Banfi, era ai danni di una donna di 90 anni che abita in via Generale Antonio Baldissera, a pochi metri da via Marchese di Villabianca e dal liceo scientifico Cannizzaro.
La vittima
L’anziana vittima, presa dal panico, ha assecondato le richieste de truffatore che è uscito dall’appartamento con un bottino di circa 30 mila euro tra contanti e gioielli. Il truffatore avrebbe contattato l’anziana tramite il numeri di casa, tenendola in linea per evitare che potesse chiamare il 112 e riferendole di un incidente in cui era rimasto coinvolto il figlio che si trovava in caserma. La vittima, dopo aver aperto cassetti e mobili in tutto l’appartamento, ha preso soldi e monili in onoro per consegnarli a quell’agente in borghese che avrebbe evitato al figlio di finire in carcere con l’accusa di omicidio stradale. La donna solo dopo ha contattato il figlio e scoperto la truffa. Le indagini sono condotte dalla polizia.
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