E’ altissima l’adesione allo sciopero nazionale del trasporto registrato in Sicilia. Palermo raggiunge l’80%. Le cause dello stop dei mezzi pubblici è riconducibile a diversi fattori, tra questi: il mancato rinnovo del contratto scaduto nel 2023, il rinnovo del parco macchine, la mancanza di una migliore conciliazione vita lavoro e più in generale, difficoltà nel reperire lavoratori nel settore trasporti diventato ormai scarsamente attrattivo per i lavoratori.
“Altissima l’adesione alla terza azione di sciopero nazionale del trasporto pubblico locale – ha dichiarato Katia Di Cristina, segretario generale Sicilia Uiltrasporti – in Sicilia l’adesione allo sciopero è stata mattina con punte al 100% – continua – tutti i giorni i lavoratori insieme ai cittadini pagano l’inefficienza gestionale del settore che è diventato obsoleto. Retribuzioni bassissime, turni massacranti e rischi crescenti di aggressione al persone in servizio da parte degli utenti – conclude – chiediamo da tempo di intervenire con urgenza, per Uiltrasporti la sicurezza sul lavoro è una priorità”.
Le adesioni in Sicilia
Massiccia adesione nelle province siciliane con punte del 100%. Le cifre parlano chiaro: Messina ha toccato il 100% seguita da Gela che ha anch’essa raggiunto il massimo. Siracusa si è attestata al 90% mentre Catania ha visto un’adesione dell’85%. Palermo ha registrato un buon 80% mentre Trapani ha avuto una partecipazione più contenuta, fermandosi al 30%.
“Maggiore dignità ai lavoratori”
Questo sciopero segue due precedenti mobilitazioni, tutte finalizzate a ridare dignità ai lavoratori del settore. “La mancanza di risorse e di programmazione genera disservizi – ha detto Katia Di Cristina – il disinteresse delle istituzioni impedisce alle persone di usufruire di un adeguato.
Bus fermi a Palermo per lo sciopero nazionale
E’ il Black Friday del trasporto pubblico locale a Palermo come in tutta Italia. Capolinea deserti e fermate abbandonate. Gli autobus e i tram si sono fermati alle 5,46 per lo sciopero nazionale della categoria. Nella prima mattinata e nel pomeriggio, dopo le 17,30 sono stati garantiti dei servizi minimi su alcune linee, in misura del 30 per cento rispetto al calendario a regime.
Palermo: l’Amat rende noto che sarà garantito un numero ridotto di corse di alcune linee di bus ritenute “assolutamente indispensabili”: dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30-20.30. Ecco le linee che potrebbero viaggiare: servizio bus 101 – 102 – 104 – 106 – 107 – 108 – 109 – 118 – 124 – 212 – 224 – 230 – 246 – 389 – 529 – 544 – 603 – 619 – 628 – 675 – 731 e 806, servizio tranviario 1 – 2 – 3 e 4.
Lo stop degli autobus ha complicato la vita a studenti e lavoratori che si sono trovati bloccati senza possibilità di collegamento. In molti hanno deciso – complice la giornata tiepida – di affrontare il centro cittadino a piedi. Lo sciopero non ha fermato la rete ferroviaria, unica possibilità per i trasferimenti al centro città con le linee dell’anello ferroviario. I più penalizzati sono gli anziani, Alle fermate degli autobus molti vecchietti aspettavano il miracolo dell’apparizione di un bus.
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