Quarantadue lavoratori di System house e Almaviva rientrano nel bacino del personale Asu. Si tratta di soggetti già destinatari del regime transitorio degli lsu, in servizio fino al 31 dicembre 2021 nelle due aziende, che hanno presentato istanza per il rientro, così come prevede l’articolo 5 della legge regionale 3 del 31 gennaio 2024. Nei prossimi giorni verranno assegnati agli enti che ne hanno già fatto richiesta e che potranno, così, assumerli.

“Attraverso la norma voluta dal governo Schifani, riusciamo ad assicurare stabilità a 42 famiglie – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano -. Da un lato, forniamo una certezza occupazionale e, dall’altro, i lavoratori potranno mettere a disposizione degli enti utilizzatori tutta la loro pregressa e preziosa esperienza professionale conseguita negli anni”

Approvata la manovra quater

L’Ars ha approvato le variazioni di bilancio per un totale di 500 milioni di euro, con 33 voti favorevoli, 19 contrari e 3 astenuti. La manovra, che deve essere impegnata entro la fine dell’anno, ha subito modifiche significative rispetto alla proposta iniziale, dopo intense discussioni e tensioni all’interno della maggioranza. Una delle misure più discusse, e poi stralciata, riguardava lo stanziamento di 30 milioni di euro destinati a favorire l’aggregazione tra imprese e gli investimenti in Sicilia, attraverso l’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia (IRFIS). Questo provvedimento, fortemente voluto dall’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, è stato bocciato a causa di malumori interni alla maggioranza, evidenziando le tensioni presenti all’interno del centrodestra.

Reddito di povertà e lavori socialmente utili

Tra le novità approvate, spicca il cosiddetto “reddito di povertà“, un contributo di solidarietà a fondo perduto, erogato una tantum, fortemente voluto da Fratelli d’Italia, Cateno De Luca (che ha recentemente dichiarato il suo passaggio alla maggioranza di centrodestra) e dalla Lega. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha spiegato che questa misura si aggiunge agli assegni già stanziati per gli enti benefici e rappresenta un ulteriore sostegno per le famiglie indigenti. Come proposto da De Luca, i beneficiari del contributo saranno impegnati in lavori socialmente utili a favore dei Comuni.

Tensioni e mediazioni a Palazzo Reale

L’approvazione della manovra è arrivata dopo una mattinata di forti tensioni a Palazzo Reale, sede dell’ARS. Il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, aveva annunciato un maxi emendamento del governo regionale che modificava in parte la versione originaria del disegno di legge, suscitando le proteste delle opposizioni. Dopo una lunga sospensione, il governo ha stralciato le norme contestate e riscritto l’emendamento, promettendo di inserire nella legge di Stabilità 2025 un tesoretto di 80 milioni. Anche l’acquisto del palazzo di via Cordova, sede della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, inizialmente previsto nella manovra, è stato rinviato alla Finanziaria.