La Protezione Civile regionale siciliana, guidata da Salvo Cocina, ha lanciato un appello al governo nazionale per affrontare la grave crisi idrica che sta colpendo l’isola. Con l’invaso Ancipa prossimo all’esaurimento e le dighe Comunelli e Ragoleto a rischio, la richiesta è di attivare ogni mezzo possibile, inclusi i dissalatori delle navi da crociera. Questa soluzione, già proposta a inizio ottobre, si basa sulla capacità di questi impianti di produrre acqua potabile per migliaia di persone, un volume ben superiore a quello dei dissalatori presenti sulle navi militari. La richiesta è stata reiterata al commissario nazionale per l’emergenza siccità, Nicola Dell’Acqua, a cui è stata anche presentata la necessità di dissalatori mobili in attesa di quelli fissi. Dell’Acqua ha promesso un cronoprogramma degli interventi entro 48 ore.

L’attesa dei dissalatori mobili e l’urgenza della situazione

L’installazione di dissalatori mobili, pur rappresentando una soluzione temporanea, richiede tempi lunghi, stimati tra i tre e i sei mesi, con un costo previsto di cinque milioni di euro. Questa tempistica, considerata troppo lunga vista l’urgenza della situazione, spinge verso soluzioni più immediate come l’utilizzo delle navi da crociera. L’emergenza è particolarmente grave per i cinque comuni dipendenti dall’invaso Ancipa: Nicosia, Troina, Cerami, Gagliano e Sperlinga, dove l’acqua sta per finire. La Protezione Civile stima un costo di tre milioni di euro per garantire la sopravvivenza idrica di questi comuni nei prossimi due mesi, sperando nell’arrivo delle piogge.

Le difficoltà di approvvigionamento idrico e le proteste dei cittadini

Intanto i comuni stanno ricorrendo a privati per il trasporto di acqua, con costi che raggiungono i 600 euro ad autobotte. Si stanno attivando silos per la distribuzione dell’acqua, ma la gestione del rifornimento presenta delle difficoltà. A San Cataldo si utilizzano autocertificazioni, a Troina elenchi elettorali, mentre a Caltanissetta si valuta l’uso di card per razionare l’acqua, con un limite di 100 litri a settimana per nucleo familiare. Prevista una corsia preferenziale per anziani e disabili, con forniture maggiori garantite dalla Protezione Civile. Intanto, cresce la protesta: il PD ha annunciato una conferenza stampa sull’emergenza, mentre associazioni e cittadini di Agrigento, Enna e Caltanissetta manifesteranno in piazza Indipendenza a Palermo per chiedere soluzioni immediate.

L’agonia del lago Ancipa e le preoccupazioni per la fauna ittica

Drammatica la condizione degli invasi. L’Ancipa, situato nel cuore dei Nebrodi, è ormai ridotto a una pozzanghera. La strada per raggiungerlo è dissestata e abbandonata. Sul posto, decine di persone si recano per constatare la gravità della situazione. Una zattera galleggiante e una pompa di sollevamento cercano di recuperare l’acqua residua, mentre i pesci boccheggiano in superficie. Pietro Armenia, titolare di Macrostigma, la ditta incaricata del trasferimento dei pesci, ha segnalato una significativa moria di fauna ittica in una lettera riservata del 28 ottobre. I tecnici assicurano che i pesci morti vengono rimossi, ma la situazione rimane critica.

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