L’articolo 8 della legge di stabilità regionale 2024, che stanzia un fondo di 4,3 milioni euro per l’elemento perequativo dei dipendenti regionali, non vìola la Costituzione. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale affrontando il ricorso della Regione Siciliana contro l’impugnativa della Presidenza del Consiglio dei ministri arrivata lo scorso marzo.
Messina: “Verso la riduzione del gap retributivo tra regionali e statali”
“La decisione della Consulta ci dà ragione – dichiara l’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina – e riconosce la legittimità di un percorso virtuoso che ho voluto intraprendere e che il governo Schifani ha inteso portare avanti sin dal suo insediamento, senza false promesse o illusioni. Il nostro obiettivo è quello di applicare anche ai dipendenti regionali tutte quelle misure e prerogative contrattuali che, in questi anni, sono state attuate nei confronti del personale dello Stato per colmare quel gap retributivo che è aumentato a causa del blocco dei rinnovi contrattuali che si è protratto per oltre 15 anni”.
L’esito del ricorso, riconoscendo la fondatezza delle motivazioni presentate dall’amministrazione regionale, consente adesso di prevedere il finanziamento della perequazione nel contratto di lavoro 2019-2021, già approvato all’Aran Sicilia, senza gravare sui fondi per il pagamento della perfomance di produttività.
Contratto regionali, riunione con i sindacati
Approvazione del rendiconto generale della Regione entro ottobre con adeguamento del nuovo contratto di lavoro e pagamento degli arretrati per i dipendenti del comparto entro fine anno. È il cronoprogramma annunciato ad agosto nell’incontro a Palazzo d’Orleans tra Regione e le sette organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sadirs, Cobas-Codir e Siad-Csa firmatarie del Ccrl. Alla riunione, voluta dal presidente Renato Schifani, hanno partecipato il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, e il ragioniere generale Ignazio Tozzo.
“Abbiamo voluto rassicurare i sindacati – dice il presidente Schifani – sul fatto che l’attenzione del mio governo resta alta, perché l’obiettivo è quello di arrivare nel più breve tempo possibile alla firma definitiva del nuovo contratto con il riconoscimento di tutti i diritti giuridici ed economici dei dipendenti regionali. L’assessorato alla Funzione pubblica è già al lavoro per aggiornare i conteggi sulla base di quanto previsto dal Ccrl”.
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