Due giovani bersaglieri, di stanza a Lampedusa per l’operazione “Strade Sicure”, sono stati aggrediti sabato sera e trasferiti d’urgenza a Palermo a causa delle gravi lesioni riportate. Un terzo militare è rimasto leggermente contuso. L’aggressione si è consumata in due fasi distinte. Inizialmente, i tre bersaglieri, fuori servizio, sono stati coinvolti in un alterco in via Roma, nel cuore della movida lampedusana. Successivamente, mentre rientravano in caserma, sono stati raggiunti da un gruppo di circa dieci persone che li ha violentemente aggrediti.

I soccorsi e il trasferimento a Palermo

I due bersaglieri più gravi, entrambi palermitani di 23 anni, sono stati soccorsi al poliambulatorio dell’isola. A causa dei seri traumi facciali riportati, si è reso necessario il trasferimento in elisoccorso a Palermo per cure specialistiche. Il terzo militare, 25enne originario della provincia di Lecce, ha riportato lievi contusioni.

Le indagini dei Carabinieri

I Carabinieri della tenenza di Lampedusa, coordinati dalla Procura, stanno conducendo le indagini per identificare gli aggressori e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Al momento, non sembrano emergere collegamenti tra l’aggressione e l’attività di servizio dei militari. Gli investigatori stanno analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona di via Roma.

I bersaglieri e l’operazione “Strade Sicure”

I tre militari appartengono al sesto reggimento Bersaglieri di Trapani e sono impiegati a Lampedusa nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. L’episodio di violenza ha suscitato sconcerto e preoccupazione sull’isola.

Follia a Catania, discussione per una multa finisce in aggressione a vigilessa, 2 arresti

Un intervento congiunto della Polizia di Stato e della Polizia Locale ha portato all’arresto di due fratelli catanesi, di 33 e 37 anni, entrambi con precedenti penali. L’arresto è avvenuto a seguito di una violenta aggressione ai danni di agenti della Polizia Locale e di dipendenti di un ristorante nei pressi di Piazzetta Addamo.

L’origine della lite: una multa per divieto di sosta

L’episodio ha avuto origine da una contravvenzione elevata dalla Polizia Locale per un’auto in sosta vietata. Il veicolo, di proprietà di uno dei due fratelli, titolare di un bar nella zona, impediva al ristorante adiacente di posizionare correttamente i tavolini del dehor. Alla richiesta di spostare l’auto, l’uomo si è opposto, rifiutandosi inoltre di fornire i propri documenti di identità agli agenti.

Dalle minacce all’aggressione fisica

La situazione è presto degenerata quando, spalleggiato dal fratello, l’uomo ha iniziato a minacciare di morte i due agenti della Polizia Locale. Con inaudita violenza, si è poi scagliato contro una vigilessa, colpendola al volto con tale forza da farle volare gli occhiali. La donna, a causa dei colpi ricevuti, è caduta a terra, riportando diverse contusioni.

Aggressione ai dipendenti del ristorante e intervento della Polizia

Non contenti, i due fratelli hanno poi rivolto la loro furia contro i dipendenti del ristorante vicino, accusandoli di aver chiamato la Polizia Locale. Armati di uno sgabello, lo hanno lanciato contro i presenti, aggredendo verbalmente e fisicamente anche i titolari del locale, scatenando una violenta lite in strada. La scena si è svolta davanti a numerosi cittadini e turisti, increduli per la brutalità dell’aggressione. Alcuni dei presenti sono intervenuti in difesa degli agenti della Polizia Locale.

L’arresto dei due fratelli e le conseguenze per la vigilessa

L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha riportato la calma e permesso di identificare e arrestare i due aggressori. Su disposizione del Pubblico Ministero, i due fratelli sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida. La vigilessa aggredita ha riportato ferite e dovrà osservare un periodo di convalescenza prima di poter tornare in servizio.

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